Simona Ventura parla della depressione: "È come un vortice che ti tira giù"

La conduttrice ha parlato del difficile periodo della sua vita durante il quale ha lottato contro la depressione: “Mi accorgevo di allontanarmi dalla mia famiglia”.

Simona Ventura ha parlato della sua salute mentale: intervistata da Hoara Borselli per il quotidiano Libero, la conduttrice ha raccontato di aver attraversato un periodo di depressione durato qualche anno.

Premetto che il lavoro è ciò che mi ha sempre permesso di salvarmi e che tante volte mi ha dato la forza. Anche se quando ti trovi in un periodo difficile è anche difficile lavorare”, ha esordito. “Nella mia vita ci sono stati dei momenti molto duri ma ho sempre pensato e creduto che prima o poi una volta toccato il fondo sarei risalita”. E ha poi continuato:

C’è stato un momento nella mia vita di rassegnazione, di depressione. Quella sensazione di trovarti dentro un vortice che ti tira giù. È successo proprio quando i miei figli se ne sono andati in Inghilterra: mi accorgevo di allontanarmi dalla mia famiglia e per di più ero capitata in un giro di persone che non erano i miei amici.

Alla domanda dell’intervistatrice su quali fossero le motivazioni della sua depressione, la conduttrice ha risposto: “Una concausa di fattori: dalla persona che avevo accanto, dalla mancanza del lavoro… sai basta poco e ti ritrovi improvvisamente debole e non sai come venirne fuori”. Poi, però, Simona Ventura è riuscita ad uscirne chiedendo aiuto:

Piano piano come una formichina ho cercato di trovare le energie per risollevarmi perché sapevo benissimo che avrei dovuto trovare il modo per ribaltare la situazione. Per due, tre anni, stavo lì latente, era come se non ci fossi. Mi sono fatta aiutare, ho affrontato un percorso insieme a una persona meravigliosa che mi ha fatto capire dove ritrovare la forza e l’energia positiva. Sai, la volontà da sola spesso non basta.

E, per l’anno futuro, la conduttrice è speranzosa: “Il 2023 per me è stato un anno straordinario, ma il 2024 porterà un sacco di cose belle: ci sarà il mio matrimonio, i sessant’anni del mio amore Giovanni, sessant’anni di matrimonio dei miei genitori, i diciott’anni di mia figlia Caterina… un anno all’insegna delle feste e dell’allegria”.

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