Sofia Goggia entra nella storia con la terza Coppa del Mondo di discesa libera

A Courchevel l'azzurra ha conquistato il suo terzo titolo mondiale di specialità, ancora prima di partire: la sua diretta avversaria, Corinne Suter, non è riuscita a tenerle testa.

Nel mondo dello sci alpino (ma non solo) il nome di Sofia Goggia è entrato definitivamente nella storia. Dopo l’impresa delle Olimpiadi di Pechino 2022, dove ha conquistato la medaglia d’argento a soli 23 giorni dall’infortunio a Cortina, il 16 marzo ha conquistato la sua terza Coppa del Mondo di discesa libera.

Un risultato raggiunto ancora prima che il cancelletto di partenza si aprisse. Durante la gara di Courchevel, dove è andata in scena la finale della discesa libera, Goggia è infatti scesa con il pettorale numero cinque e, soprattutto, con la Coppa già tra le mani. L’unica avversaria a poter ancora insidiare il suo titolo era la neo campionessa olimpica Corinne Suter che, matematicamente, avrebbe dovuto arrivare almeno tra le prime due classificate per soffiare la vittoria alla bergamasca.

Ma la svizzera ha ceduto: non essendo riuscita a piazzarsi nelle prime due posizioni, Sofia Goggia ha conquistato il titolo mondiale prima ancora di fare la sua gara. Una discesa non brillante, quella di Courchevel, dove l’italiana ha ottenuto il dodicesimo posto. Una gara che, però, l’ha portata ad entrare nella storia: oltre a lei, sono soltanto cinque le atlete ad aver vinto la Coppa di specialità per più di due volte. Una di loro è Lindsey Vonn, leggenda assoluta dello sci alpino, e grande amica di Goggia.

Ma l’atleta bergamasca non è l’unica italiana a portare alto il tricolore nello sci alpino. Federica Brignone, che da Pechino 2022 è tornata con ben due medaglie al collo, ha conquistato la Coppa del Mondo di SuperG. La Coppa è nelle sue mani già dal 5 marzo: nella gara di Lenzerheied, proprio come Goggia, è partita con la vittoria in tasca, visto che la sua diretta avversaria (l’altra italiana Elena Curtoni) è uscita prima del traguardo. Per Brignone il trionfo è arrivato con una gara d’anticipo: il 17 marzo Courchevel ospita la finale di specialità, ma per lei la vittoria è ormai assicurata.

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