Stardust: prima clip del film che racconta la vita di David Bowie

Ambientato alla vigilia del tour americano del 1971, il film vede l'attore Johnny Flynn vestire i panni della leggendaria icona musicale.

Poche celebrità sono state compiante con lo stesso affetto nel momento della morte come è avvenuto con David Bowie. Scomparso ormai 4 anni fa, il cantante è ancora venerato come una della icone più fulgide della musica popolare (e non solo), per cui il progetto di un film sulla sua vita era qualcosa che prima o poi si sarebbe concretizzato. Oggi, con l’uscita di una clip di Stardust, è possibile ammirare il primo biopic ufficiale.

Johnny Flynn veste i panni dell’artista, che viene seguito dalla macchina da presa nel momento in cui dà vita a quello che è il suo alter-ego più riuscito, il personaggio di Ziggy Stardust. La breve clip è infatti incentrata su un dialogo tra Bowie, dubbioso sul successo del suo terzo album The Man Who Sold The World negli Stati Uniti, e il suo addetto stampa Ron Oberman, che tenta di rassicurarlo. Il tutto alla vigilia del tour americano del 1971.

Flynn, che presta il proprio corpo e la propria voce a Bowie, è conosciuto al grande pubblico anche per il recente film drammatico Emma, tra i primi a essere arrivati direttamente in streaming a causa delle misure di sicurezza imposte dalla pandemia da Coronavirus.

Nonostante si tratti di un film incentrato sui primi passi della carriera di Bowie, il figlio Duncan Jones (regista di pellicole come Source Code e Warcraft) ha più volte ribadito che la famiglia del cantante non è stata coinvolta in alcun modo dalla produzione.

Il film è diretto da Gabriel Range, il quale ha rivelato di aver voluto esplorare “cosa rende qualcuno un artista. Quel qualcuno è David Bowie, un uomo che ho sempre visto da una grande distanza, come da dietro una maschera; una presenza aliena e divina. Anche nella sua morte perfettamente coreografata non sembrava un essere umano normale“.

Stardust avrebbe dovuto debuttare al Tribeca Film Festival previsto per questo mese, ma sarà mostrato alla stampa in una proiezione online a causa della cancellazione dell’evento (come probabilmente avverrà anche per Cannes 2020), per poi avere una distribuzione internazionali con modalità che non sono state ancora annunciate.

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