Andrea Bocelli: il concerto di musica sacra nel Duomo di Milano deserto (video)

Il tenore si è esibito in cinque brani di musica sacra: Panis Angelicus, Ave Maria, Sancta Maria, Domine Deus e Amazing Grace.

È stato uno straordinario regalo quello che Andrea Bocelli ha voluto fare ai suoi fan per la surreale domenica di Pasqua vissuta ai tempi della pandemia da Coronavirus: il tenore ha infatti venire le lacrime agli occhi a tutti coloro che hanno assistito al suo concerto – quasi 3 milioni e mezzo di persone – in una location d’eccezione, il Duomo di Milano completamente deserto.

Music for Hope, la musica per la speranza, questo il nome della performance del cantante 61enne che è stata trasmessa in diretta su YouTube e che al momento ha totalizzato quasi 25 milioni di visualizzazioni da ogni parte del mondo.

Durante lo spettacolare momento musicale Bocelli ha voluto lanciare un messaggio, tradotto anche in inglese, in un momento molto significativo del calendario religioso: “Credo nella forza di pregare insieme e credo nella Pasqua cristiana, simbolo di una rinascita di cui tutti, credenti e non, abbiamo ora bisogno. La generosa, coraggiosa, propositiva Milano e l’Italia tutta saranno di nuovo, prestissimo, un modello vincente, motore di un Rinascimento che tutti auspichiamo“.

La scaletta del concerto ha visto l’artista esibirsi in cinque brani tratti dal repertorio canonico di musica sacra occidentale: Panis Angelicus (di César Franck) Ave Maria (Johann Sebastian Bach – Charles Gounod), Sancta Maria (di Pietro Mascagni), Domine Deus (Gioacchino Rossini) e Amazing Grace (John Newton), cantata sul sagrato dell’immensa cattedrale meneghina.

Non a caso Bocelli ha voluto puntualizzare il suo punto di vista riguardo alla proposta fattagli dal sindaco di Milano Beppe Sala e dalle autorità italiane: “Ovviamente ho detto di sì, sono davvero felice. Tuttavia non è una performance, non è un concerto: è solo una preghiera. Quella sensazione d’essere contemporaneamente solo, come lo siamo tutti, al cospetto dell’Altissimo eppure di esprimere la voce della preghiera di milioni di voci, mi ha profondamente colpito e commosso. L’amore è un dono. Farlo fluire è scopo primario della stessa vita.”

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