Antonio Banderas: dopo l’infarto la mia vita è migliorata

Una lunga intervista svela il volto più intimo di Antonio Banderas e ci racconta l’uomo dietro l’attore

Un treno verso Madrid e la voglia di cambiare vita, così è iniziata l’avventura di Antonio Banderas, con una carriera inarrestabile che conta la partecipazione a ben 112 film, e oggi l’attore tira le somme della sua esistenza e svela sulle pagine di Vanity Fair come il recente progetto di fondare un teatro no profit a Malaga sia conseguenza dell’infarto che lo ha colpito due anni fa.

«L’infarto mi ha dato chiarezza, ho capito che i soldi in banca non contavano niente. Un teatro invece lo si può toccare con mano. È fatto di persone, la cose vi accadono davvero. E questo è il mio sogno. Viviamo in un’epoca in cui sembra che tutto ciò che non è registrato non esista. Stiamo registrando troppo. Questo è narcisismo. La gente registra tutto il giorno! E il teatro, all’improvviso, regala una verità molto interessante e importante: siamo solo io e te, e quando la performance finisce, l’unica cosa che puoi conservare è la memoria».

L’attore spagnolo racconta inoltre gli inizi della sua carriera e di quanto il caso sia stato dalla sua parte:« Un anno dopo il mio arrivo a Madrid, mi stavo arrendendo. Avevo fame. Non avevo soldi. La sera andavo in un caffè che si trovava sotto il Teatro Nazionale. Un amico cameriere mi dava ogni sera un po’ di birra e un panino con prosciutto e formaggio. Una sera avevo deciso che il giorno dopo sarei tornato a Malaga. Ma a un certo punto ho visto la figlia di un’attrice molto famosa che all’epoca era direttrice del Teatro Nazionale. Mi sono avvicinato e le ho detto “Cosa devo fare per lavorare al Teatro Nazionale?”. Mi ha guardato e ha riso. Ha riposto “Hai un numero?”. Non avevo un numero, ma le ho dato quello di una mia amica che si chiama Matilda del Real. Ricorderò sempre il suo nome. L’ho scritto sul tovagliolo. Lei l’ha preso e dopo qualche giorno mi ha chiamato».

È proprio così, con un incontro casuale, che Banderas ha dato inizio alla sua fortunata carriera. L’attore si rende conto di essere stato fortunato ma anche perseverante, così come sta dimostrando di essere dopo il malore, che gli ha dato una rinnovata carica di vitalità.

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