Un asteroide gigante sta per sfiorare la terra (ed è potenzialmente pericoloso)

Il corpo celeste, rinominato 2001 CB21, ha un diametro di 1 chilometro e passerà a 5 milioni di chilometri dalla Terra. Sarà visibile nella notte del 4 marzo.

Se una pandemia e la guerra che imperversa nel cuore dell’Europa non fossero sufficienti motivi di preoccupazione, sappiate che una nuova minaccia incombe sulle nostre teste. Direttamente proveniente dallo spazio, per giunta. Un asteroide di grandi dimensioni è, infatti, in avvicinamento verso la Terra e il 4 marzo raggiungerà il punto di massima vicinanza dal nostro Pianeta, viaggiando a poco meno di cinque milioni di chilometri di distanza.

2001 CB21 è il nome dato all’asteroide e il suo diametro è di circa un chilometro. La Nasa lo classifica come “potenzialmente pericoloso”, perché nelle valutazioni dell’agenzia spaziale americana ogni oggetto celeste, con un diametro maggiore di 150 metri, che nella sua traiettoria passa a meno di 7,5 milioni di chilometri (20 volte la distanza dalla Luna) da noi è potenzialmente pericoloso, perché il suo impatto sulla Terra potrebbe avere effetti significativi.

In realtà, però, gli esperti rassicurano e si dicono certi che, al massimo, potremo godere di uno spettacolo osservabile in diretta streaming sul profilo YouTube di Virtual Telescope Project, a partire dalle ore 4 del 4 marzo. Il direttore del progetto Virtual Telescope Project, impegnato nella gestione di telescopi robotici da remoto, è l’astrofisico italiano Gianluca Masi.

Cinquant’anni, divulgatore scientifico e fondatore del Project, Masi ha parlato di questo asteroide e ha specificato che “il prossimo 4 marzo 2022, l’asteroide potenzialmente pericoloso (138971) 2001 CB21 avrà un sorvolo relativamente vicino e ovviamente sicuro con il nostro pianeta, arrivando a circa 4,9 milioni di km dalla Terra”.

L’asteroide è, dunque, molto grande, dato che, come è spiegato da Virtual Telescope Project, “ha un diametro stimato nell’intervallo 560-1300 metri” e le sue dimensioni sono paragonabili a quattro volte quelle della Torre Eiffel. Resterà però, fortunatamente, a una distanza tale da non rappresentare un reale pericolo per il nostro Pianeta.

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