Billie Eilish si spoglia durante un live per protestare contro il body shaming

La cantante 18enne, che ha vinto 5 Grammy, aveva già confidato di sentirsi molto odiata sui social a causa del suo repentino successo.

A differenza di molte altre star del settore, che basano parte della propria popolarità su un aspetto avvenente mosso in mostra generosamente, di Billie Eilish è molto nota la preferenza per le felpone, le t-shirt oversive e i jeans larghi.

Ecco perché i fan della cantante si sono molto meravigliati quando Billie si è tolta la maglietta durante il concerto di lunedì notte presso l’AmericanAirlines Arena di Miami: a un certo punto della performance il grande schermo che sormontava il palco ha mostrato l’interprete di Bad Guy mentre si spogliava e rimaneva in reggiseno.

Una decisione presa non certo per assecondare il voyeurismo di parte dei fan, ma come dichiarazione contro il body shaming e la pressione psicologica cui sono sottoposte le giovani donne subiscono nell’industria musicale. Il momento infatti era accompagnato da un monologo recitato su un base ambient.

Ecco parte del testo dell’interludio: “Se mi vesto comoda non sono una nuda. Se scopro uno strato sono una prostituta. Anche se non avete mai visto il mio corpo lo giudicate e giudicate me per esso. Perché? Abbiamo pregiudizi sugli altri basati sulla loro taglia. Decidiamo chi sono, quanto valgono. Se mi copro o mi scopro chi decide cosa mi rende la mia scelta o cosa significa? Il mio valore è basato solo sulla percezione? O la vostra opinione di me non è una mia responsabilità?”

La Eilish, che è diventata la più giovane artista a scrivere e cantare il tema di una canzone-tema di un film di James Bond, aveva già in passato parlato dei propri sentimenti a riguardo, confessando di sentirsi molto odiata dal pubblico a causa del suo improvviso successo. Quanto successo lunedì dimostra però che la ragazza è decisa a riprendere il controllo della propria immagine, nonostante i tanti hater.

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