Dieta Rina, come perdere (tanto) peso in 90 giorni

Perdere peso in 90 giorni mangiando un solo alimento al giorno ma nelle quantità desiderate. Ecco il principio su cui si basa la Dieta Rina 90

I vestiti iniziano a stringere e umore e forma fisica non sono ottimali: in caso di sovrappeso è bene ricorrere a un regime alimentale equilibrato che aiuti a ritrovare forma fisica e benessere. Come fare, quindi, se si desidera rimettersi in forma e perdere peso? Con la Dieta Rina 90, una strategia alimentare che promette un dimagrimento rapido, in soli 90 giorni.

Un piano alimentare dall’origine incerta. Alcuni, infatti, sostengono che la sua ideazione sia da attribuire a un medico americano, che la pubblicò sulla rivista Rina, da cui prende il nome. Per altri, invece, la dieta Rina sarebbe nata in un Paese dell’Est Europa, forse in Romania, motivo per il quale è particolarmente utilizzata proprio in questi luoghi.

Di fatto, però, in accordo con entrambe le teorie, sembra che la dieta Rina sia stata portata avanti dopo anni di ricerche dalla stessa rivista Rina, da due autrici slovene, Breda Hrobat e Mojca Poljansek, e da un medico il Dr. Stefan Celan. Collaborazione da cui, nel 2004, nacque anche un libro dedicato proprio a questa dieta.

Ma scopriamo meglio di cosa si tratta, come funziona la dieta Rina 90, con quali benefici per il corpo e quali sono le controindicazioni a questa tipologia di regime alimentare.

Dieta Rina 90: come funziona?

La dieta Rina 90, a differenza di molte altre, non si focalizza sulla quantità di calorie ingerite quotidianamente (come le diete ipocaloriche) e nemmeno sull’eliminazione o aumento di un determinato principio nutritivo (come nelle diete chetogeniche o quelle iperproteiche). Ma pone la sua attenzione sulla qualità e la tipologia di alimenti consumati, esattamente come una dieta dissociata, ma su base giornaliera. E lo fa in un modo del tutto particolare.

Principio di base di questo regime alimentare, infatti, è l’assunzione di una sola tipologia di cibo per l’intero arco della giornata.

In questo modo si evita di “mischiare” alimenti con caratteristiche e necessità digestive e di assimilazione diverse (come per esempio i cibi che hanno bisogno di un ambiente alcalino con quelli che richiedono un ambiente acido). Facilitando così la digestione e aiutando il corpo ad accelerare il metabolismo e rinforzare il sistema immunitario. Con un notevole risparmio di energia.

Il tutto seguendo delle semplici ma fondamentali regole:

  • è possibile alimentarsi per tutto l’arco della giornata, dal mattino a sera, ma mai dopo le 21.00;
  • dopo le nove di sera non si può bere, a meno che non si tratti di tisane ipocaloriche;
  • la colazione deve essere fatta entro mezzogiorno e il pranzo rigorosamente dopo le 12.00;
  • non si devono saltare i pasti;
  • è importante bere tanto durante il giorno (circa due litri di acqua).

Pochi accorgimenti che garantiscono la riuscita della dieta e la perdita di molti chili in poco tempo (la stessa promessa della dieta plank), circa 25 kg nei 90 giorni stabiliti.

Lo schema di base della Dieta Rina 90

Come detto prima, quindi, la dieta Rina si basa sul consumo di una sola tipologia di alimento al giorno, in uno schema che si ripete ciclicamente per tutta la durata della dieta stessa, ovvero 90 giorni, suddiviso in quattro giorni. Il primo a base di proteine, uno di amidi, uno di carboidrati e l’ultimo di vitamine.

Costante in ogni giornata è la presenza della frutta durante la colazione e delle verdure da abbinare agli altri alimenti durante i pasti.

Il ventinovesimo giorno di dieta, poi, dopo sette ripetizioni dello schema, viene dedicato alla purificazione dell’organismo, attraverso un digiuno (water day) e il consumo unicamente di tisane, centrifugati detox e zuppe.

Ecco, quindi, come si sviluppa lo schema alimentare della dieta Rina:

  1. giorno proteine: sia a pranzo che a cena si possono consumare uova, carne o pesce nelle quantità desiderate. A cena si può aggiungere una fettina di pane;
  2. giorno amidi: ovvero i carboidrati semplici. Via libera al riso ma anche ai fagioli, i piselli, i ceci, le lenticchie, la soia, il mais o le patate. Aggiungere sempre una fetta di pane a cena;
  3. giorno carboidrati: intesi quelli complessi come la pasta o la pizza. A cui si possono aggiungere anche il cioccolato fondente, il gelato o un dolce;
  4. giorno vitamine: nell’ultimo giorno del ciclo è possibile consumare solo frutta e (meno) verdura.

Durante il water day, poi, è possibile consumare solo centrifugati di frutta, tisane, tè, o minestroni di verdura ma senza legumi, patate o olio. Una giornata all’insegna della depurazione.

Il tutto, come sempre, accompagnato da una costante e regolare attività fisica, corsa, nuoto, cyclette, ecc, almeno tre volte alla settimana.

Dieta Rina 90: menu settimanale

Proviamo a questo punto a vedere come potrebbe essere il menu di una settimana tipo di dieta Rina.

Lunedì – giorno proteico

Colazione: caffè o tè senza zucchero, frutta di stagione (per esempio due mele, due pere, due pesche, ecc.), cruda o cotta.
Pranzo: carne bianca o rossa a scelta (tacchino, pollo, manzo, ecc.) oppure delle uova, del formaggio magro o anche del pesce come merluzzo, nasello, ecc. Il tutto in una quantità di circa 200-300 g. Insalata mista o verdure cotte.
Cena: consumare lo stesso menu del pranzo ma dimezzando le dosi delle proteine, aumentando quella delle verdure.

Martedì – giorno amidi (fibre)

Colazione: caffè o tè senza zucchero, frutta di stagione (per esempio due mele, due pere, due pesche, ecc.), cruda o cotta.
Pranzo: riso (integrale o bianco), circa 80 g. e legumi (ceci, piselli, fagioli, ecc.), per 100 g. Insalata mista o verdure cotte alla griglia.
Cena: consumare lo stesso menu del pranzo ma dimezzando le dosi delle pietanze, aumentando quella delle verdure.

Mercoledì – giorno carboidrati

Colazione: caffè o tè senza zucchero, frutta di stagione (per esempio due mele, due pere, due pesche, ecc.), cruda o cotta.
Pranzo: pizza senza mozzarella o altro formaggio e senza salumi. Oppure un piatto di pasta al pomodoro o verdure e nelle quantità che si desidera.
Cena: un toast (sempre senza proteine) o patate lesse condite con olio e aromi. Ma anche una fetta di torta o del gelato.

Giovedì – giorno vitamine

Colazione: caffè o tè senza zucchero, frutta di stagione (per esempio due mele, due pere, due pesche, ecc.), cruda o cotta.
Pranzo: insalata mista, con semi di girasole, zucca, ecc. e frutta secca.
Spuntino: frutta secca o disidratata.
Cena: macedonia di frutta fresca o insalata di frutta o anche frutta cotta.

E così via a ripetizione, ricordandosi del ventinovesimo giorno di depurazione, per tutti i 90 giorni di Dieta Rina.

Dieta Rina 90: benefici e risultati

Un approccio alimentare che, come detto, promette di far perdere una grande quantità di chili, circa venticinque, nel lasso di tempo prestabilito. Una dieta che, quindi, sempre e solo sotto indicazione medica, può essere particolarmente efficace ( e solitamente è a loro che si rivolge) su persone in stato di grande sovrappeso o di obesità.

Ma non solo: nonostante la perdita di peso sia il beneficio più evidente della dieta, questo tipo di alimentazione, evitando di unire nello stesso pasto e giorno cibi diversi (per esempio cibi basici e acidi, ecc.), permette di ottenere altri benefici per il corpo come:

  • un notevole risparmio di energia durante la digestione;
  • sensazione di benessere generale;
  • accelerazione del metabolismo;
  • rinforzo del sistema immunitario.

Oltre ad abituare il corpo a mangiare quantità minori di cibo (aspetto dovuto alla ripetizione giornaliera della tipologia di alimenti che non invoglia a consumarne grandi quantità).

Controindicazioni alla Dieta Rina 90

Una dieta che, pur non presentando grandi controindicazioni, necessita comunque di qualche considerazione. Prima fra tutte, proprio per la grande quantità di chili che si possono perdere è sempre opportuno farsi seguire da uno specialista e seguirla solo in caso si abbiano davvero molti chili in eccesso da perdere.

Proprio come per la dieta dissociata, poi, la Rina può portare a un affaticamento renale (soprattutto nei giorni proteici) o del fegato. Così come a episodi di stipsi.

Allo stesso modo, quindi, viene sconsigliata in caso di gravidanza e durante l’allattamento (perché potrebbe essere dannosa), in presenza di diabete e durante la menopausa.

Oltre al fatto che, chi si trova in forte sovrappeso (a meno che non abbia una patologia specifica) probabilmente è perché segue uno stile di vita sedentario e ricco di eccessi alimentari. La dieta Rina consentendo di mangiare senza un limite nelle dosi non educa a una corretta alimentazione. Cosa che sta alla base per mantenersi in buona salute.

Per questo la scelta migliore è sempre quella di imparare a magiare in modo equilibrato, scegliendo alimenti e cotture sane, praticando regolarmente attività fisica e modificando il proprio stile di vita. Unici elementi a garanzia di un benessere concreto e duraturo.

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