Dieta della pasta, come ritrovare la forma con l'alimento tipico della cucina mediterranea

Perdere peso senza rinunciare al gusto dell'alimento più amato delle tavole italiane? Ecco cos'è e come si esegue la dieta della pasta

E se fosse possibile perdere peso grazie all’alimento più amato in Italia (e forse anche nel Mondo)? Parliamo della pasta e in modo particolare della dieta della pasta, un regime alimentare che promette di far dimagrire di circa quattro/cinque chili in pochissimo tempo e senza rinunce. Ma anzi, godendo della bontà dell’alimento cardine della dieta mediterranea.

Insomma, una dieta che sulla carta fa venire voglia di essere provata ma che è bene conoscere a fondo prima di iniziarla, così da ottenere solo i benefici ed evitare di imbattersi in eventuali controindicazioni non volute e poco piacevoli. Ecco allora cos’è e come si esegue la dieta della pasta.

Dieta della pasta: come funziona?

Come si intuisce dal nome stesso, la dieta della pasta è un particolare regime alimentare che si basa sul consumo quotidiano di pasta, il cibo mediterraneo per eccellenza. Una dieta controcorrente rispetto a quelle senza carboidrati e che promette di far perdere fino a cinque chili nell’arco di un mese senza rinunciare al gusto e agli alimenti che più piacciono, ovviamente con qualche piccola accortezza.

Nello specifico, la dieta della pasta prevede l’assunzione di circa 80 grammi di pasta una volta al giorno e per circa quattro settimane. Il tutto seguendo poche ma fondamentali regole:

  • la pasta dovrebbe essere cotta al dente, poiché più digeribile;
  • dopo la cottura è bene sciacquare la pasta per eliminarne l’amido in eccesso;
  • nel pasto in cui si mangerà la pasta non devono essere assunte proteine che andranno, invece consumate nel secondo pasto della giornata. Meglio optare per un abbinamento con le verdure;
  • la quantità di pasta da consumare deve essere tra i 70 e gli 80 grammi;
  • la dieta della pasta deve prevedere cinque pasti al giorno che devono essere rispettati e non saltati;
  • la pasta da consumare deve essere integrale, più ricca di fibre e vitamine (per chi deve scegliere una pasta senza glutine è bene sostituire la pasta tradizionale con quella di grano saraceno, evitando quelle di mais o di legumi).

Poche e semplici dritte per una dieta della pasta efficace e salutare, e dai numerosi benefici.

I benefici della dieta della pasta

La pasta, infatti, è un alimento dalle tante proprietà per il corpo, ed è ottima da consumare all’interno di una sana ed equilibrata alimentazione anche se non si è a dieta.

Per prima cosa è il carboidrato con il più basso indice glicemico, il che permette di saziare e di mantenere in salute il cuore, proteggendolo e contenendo la pressione sanguigna. Ma non solo.

  • La pasta è anche in grado di accelerare il metabolismo, ovviamente se consumata nelle dosi corrette e in abbinamento a verdure e condimenti leggeri;
  • fornisce zuccheri al corpo, aiutandolo a lavorare meglio e più a lungo;
  • favorisce la concentrazione, l’attenzione e aiuta a gestire eventuali stress grazie alla presenza di vitamine B (in particolare B1), che contribuisce al buon funzionamento del sistema nervoso;
  • se abbinata ai legumi, la pasta fornisce un nutrimento completo ma senza affaticare il corpo;
  • migliora l’umore e stimola la creatività e la positività, facendo molto bene anche a livello interiore.

Insomma, la dieta della pasta non è solo buona ma è anche benefica sia per il corpo che per la mente. Ovviamente optando per la tipologia di alimento corretto. 

Quale pasta è più adatta per dimagrire?

Come detto, la dieta della pasta prevede il consumo di pasta integrale, più ricca di fibre e con un minore indice glicemico rispetto invece alla comune pasta di grano duro. Altro beneficio della pasta integrale, poi, è quello di saziare più facilmente, evitando così di eccedere nelle porzioni.

Altra possibilità è la pasta di riso, un alimento salutare adatto anche ai celiaci poiché priva di glutine, ottima perché dona un senso di sazietà maggiore e con un apporto calorico minore rispetto alla pasta tradizionale. Unico accorgimento è per chi soffre di diabete, per i quali questa pasta non è adatta visto il maggior indice glicemico.

Anche la pasta di soia non contiene glutine ed è ottima anche come fonte proteica e anti colesterolo. L’importante è non esagerare nel consumo ma solo come variante.

Ma veniamo al punto focale della dieta della pasta, ovvero come consumarla, creando menù sempre diversi, gustosi e ricchi di nutrienti e benessere.

Dieta della pasta: esempio di menu settimanale

 Come detto, la dieta della pasta prevede cinque pasti al giorno di cui uno soltanto in cui inserire la pasta, cotta al dente e abbinata a verdure e condimenti leggeri e salutari, alternando la tipologia integrale a quella di grano duro o di kamut. Ecco come.

Lunedì

Colazione: un caffè, uno yogurt intero e frutta fresca di stagione.
Spuntino: mandorle o nocciole.
Pranzo: pasta integrale, con broccoli e pomodorini.
Merenda: un frutto.
Cena: orata ai ferri con verdure a piacere, poco pane o gallette.

Martedì

Colazione: latte di mandorla con fiocchi di grano saraceno e un frutto.
Spuntino: un frullato di frutta.
Pranzo: ceci al pomodoro con verdure, con poco pane o gallette.
Merenda: un frutto fresco.
Cena: pasta integrale cime di rapa.

Mercoledì

Colazione: yogurt greco o di soia con frutti rossi e mandorle.
Spuntino: nocciole o noci.
Pranzo: pasta al pomodoro e basilico.
Merenda: un frutto.
Cena: pesce al forno con verdure al forno e insalata mista, grissini o poco pane.

Giovedì

Colazione: caffè, un bicchiere di latte anche vegetale, biscotti secchi.
Spuntino: un frutto o una spremuta di frutta.
Pranzo: pasta con pesto di zucchine, basilico e nocciole.
Merenda: un frutto.
Cena: zuppa di legumi e verdure con crostini.

Venerdì

Colazione: un caffè, uno yogurt anche vegetale e frutta fresca di stagione.
Spuntino: un centrifugato o un succo di frutta.
Pranzo: salmone ai ferri con verdure crude, poco pane integrale
Merenda: un frutto fresco.
Cena: pasta di grano saraceno, con dadolata di verdure saltate.

Sabato

Colazione: latte di mandorla con fiocchi di grano saraceno o fette biscottate integrali.
Spuntino: succo di frutta.
Pranzo: pasta integrale con finocchi e zafferano.
Merenda: frutta.
Cena: fesa di tacchino ai ferri con verdure cotte e crude.

Domenica

Colazione: caffè o tè, yogurt intero con cereali e frutta secca.
Spuntino: centrifugato di frutta.
Pranzo: spaghetti di riso o soia con pomodoro e melanzane.
Merenda: un frutto fresco.
Cena: insalatona con uova sode e verdura mista a piacere.

Evitando condimenti ricchi di grassi (no burro) e preferendo sempre la frutta e verdura di stagione.

Le controindicazioni

Una dieta che quindi è facilmente attuabile anche se è sempre bene non affidarsi al comodo fai da te ma seguire le indicazioni di un nutrizionista e del proprio medico, evitando così fastidiose controindicazioni e i problemi che ne possono scaturire.

Oltre alla possibilità di esagerare con le dosi o errare gli abbinamenti, vanificando l’effetto della dieta, ci sono degli aspetti a cui è bene prestare attenzione. Per esempio, per chi soffre di problemi intestinali legati a un’eccessiva attività o coliti, la pasta integrale non è consigliata, poiché potrebbe peggiorare la situazione. Così come è bene che chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine opti per degli alimenti consoni al proprio stato di salute.

Insomma, la dieta della pasta come ogni altro regime alimentare deve essere approvato dal vostro medico, con la certezza che se tutto in regola, potrete perdere peso a ritrovare la forma desiderata facendo un pieno di gusto e regalandovi una buona dose benessere sia dentro che fuori.

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