Sanremo 2022, Donatella Rettore spara a zero sui colleghi Achille Lauro e Irama

La cantautrice, che ha portato al Festival la canzone 'Chimica', in un intervista non ha risparmiato Lauro, Irama e Rkomi. Si è poi espressa sul tema del politically correct.

Donatella Rettore è sempre stata una donna di particolare schiettezza, nota per la sua ironia e le sue provocazioni artistiche. Anche le sue performance della canzone Chimica sul palco di Sanremo 2022 nel duo con Ditonellapiaga sono state particolarmente vivaci. Dopo l’esperienza sanremese di inizio febbraio, Rettore è tornata sotto i riflettori per le sue dichiarazioni in merito ai colleghi che hanno partecipato al festival di quest’anno. In particolare, la cantautrice ha attaccato duramente Achille Lauro, artista romano che ha partecipato a Sanremo con Domenica.

In un’intervista per Il Messaggero, Donatella Rettore ha lasciato alcuni commenti non proprio positivi sui cantanti che hanno partecipato insieme a lei al Festival di Sanremo. A proposito di Achille Lauro, Rettore non ha dimostrato avere molta stima:

“Achille Lauro si auto-battezza in diretta tv? I tempi sono cambiati e ogni stagione ha i suoi frutti. Come sono quelli di oggi rispetto al passato? Direi peggiori. Achille Lauro non lo reputo neppure un cantautore: può fare film, quadri in cui si trafigge. Invece trovo che Emma sia una grande cantante e una grande donna: peccato sia servita male dagli autori che scrivono per lei.”

Donatella Rettore si è poi rivolta ad altri due partecipanti di Sanremo, facendo commenti su Irama e Rkomi. Quando le hanno nominato Rkomi, che al festival ha partecipato con Insuperabile, Rettore ha reagito con un semplice ed ironico “E chi è?“, proseguendo con “Ah era a Sanremo con me… Ah sì? Non ci ho fatto caso. Non so chi sia. Ma non lo scriva“,  a cui è seguita una risata. Nei confronti di Irama, autore di Ovunque sarai, l’artista invece ha detto:

“A Sanremo c’era pure il pescatore. Quello là… come si chiama? Si è presentato sul palco indossando una rete da pesca. Esatto, lui, Irama. È stato bravo: ma come si era conciato?!”

Durante la stessa intervista, Donatella Rettore si è espressa anche su uno dei temi sociali più discussi del momento: il politicamente corretto. La cantante, da sempre paladina della trasgressione e portatrice di uno stile dissacrante, ha lamentato il fatto che non si possa più dire “nulla”, nemmeno nelle canzoni.

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