Evasione fiscale, il PM chiede quattro anni di carcere per Gigi D'Alessio

L'accusa è di occultamento delle scritture contabili: il cantante, coinvolto nel processo insieme ad altre persone, dovrebbe allo Stato 1,7 milioni di tasse non pagate. La sentenza è prevista per il 9 novembre.

Guai in vista per Gigi D’Alessio. È infatti coinvolto in un processo per reati fiscali, iniziato a seguito di un’indagine condotta dalla procura di Roma a partire dal 2010. Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero ha chiesto per il cantante quattro anni di carcere, mentre la pena si ridurrebbe a due anni per gli altri quattro imputati.

Secondo quanto emerso dalle indagini delle forze dell’ordine, guidate dal PM Francesco Saverio Musolino, D’Alessio sarebbe responsabile di una presunta evasione fiscale per un totale di 1,7 milioni di euro di tasse non pagate, tra Ires e Iva. L’accusa è quella di occultamento delle scritture contabili: già nel 2010 la sua lussuosa villa romana, che si trova nel quartiere dell’Olgiata, è stata perquisita per trovare la documentazione necessaria a dimostrare l’evasione.

Insieme al cantante, sono altre quattro persone ad essere coinvolte nella vicenda: un socio e tre legali, che fanno parte di una società interamente riconducibile a Gigi D’Alessio. Tra i vari capi d’imputazione, il magistrato ha stabilito che due di questi non sono perseguibili, in quanto i reati (o presunti tali) sono caduti in prescrizione. Il cantante, comunque, si dichiara innocente e totalmente estraneo ai fatti, pur non volendo ostacolare le indagini:

Sono convinto che l’atto che mi è stato notificato sia un atto a tutela, che mi consentirà di dimostrare, nelle opportune sedi, la mia totale estraneità a fatti che non mi sono ancora chiari e noti. È giusto che la magistratura faccia le verifiche che riterrà opportune. Resto, come è naturale che sia, a disposizione dell’autorità giudiziaria“,

aveva detto all’inizio della vicenda. Oggi, invece, ha deciso di rimanere in silenzio, senza rilasciare alcuna dichiarazione in merito alla richiesta di pena avanzata dal PM. In ogni caso, la sentenza è prevista per il 9 novembre.

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