Guerra Russia-Ucraina, per la pace suonano le campane e si spengono le luci

L'iniziativa, diffusa con una catena Whatsapp, sta dilagando in tutta Europa per "dimostrare a Putin che preferiamo stare al buio piuttosto di comprare il suo petrolio o gas".

Luci spente in tutte le case d’Europa, e il suono delle campane ad accompagnare quest’ondata di buio. È questa l’iniziativa, che si sta diffondendo a macchia d’olio tramite tam tam Whatsapp (e social), per manifestare a favore della pace e contro la folle guerra di Putin contro il popolo ucraino. Come si legge nel messaggio:

“Stasera 3 marzo, alle 20, suoneranno le campane delle chiese. Spegnete le luci delle vostre case finché potete, per dimostrare a Putin che preferiamo stare al buio piuttosto di comprare il suo petrolio o gas. Questa azione si farà in tutta l’Europa allo stesso momento, a Londra alle 19, noi dell’Europa centrale alle 20, Kiev alle 21 e Mosca alle 22. Inoltrate questo messaggio”. 

Non si tratta di certo del primo gesto contro la guerra. Manifestazioni di solidarietà al popolo ucraino e contro Putin sono sorte spontaneamente in tutto l’Occidente. Nel pomeriggio del 3 marzo, ad esempio, l’Associazione Europea degli Architetti e delle Opere Cattedrali, ha invitato le cattedrali a suonare le loro campane per sette minuti, ossia per ogni giorno da quando i carri armati russi sono entrati in Ucraina.

Quando le nazioni bruciano, che le campane suonino il tocsin“, ha detto l’Associazione in un comunicato ripreso poi da Le Figaro.

“Suonando la campana mostriamo la nostra solidarietà ai popoli colpiti, ricordiamo i morti di tutti i paesi coinvolti (…) portiamo nei nostri pensieri tutte le persone colpite da questa guerra, preghiamo per la pace ed esprimeremo la nostra gratitudine se le armi saranno messe a tacere”.

All’annuncio hanno risposto, oltre alla cattedrale di Vienna, quelle di Parigi – tra cui Notre Dame, diventata vero e proprio simbolo dell’iniziativa – Limoges, Autun, Lione, Digione, Berlino, Francoforte e Lubecca, oltre a diversi edifici in Italia e la cattedrale di Coventry in Inghilterra.

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