Intelligenza artificiale e preghiera: la risposta di Prega.org a "Vorrei una Kelly di Hermes"

Il sistema su basa sulle parole che Padre Pio ha detto spesso nel corso della sua attività e riproduce una voce del tutto simile alla sua: l'idea è venuta alla startup ImpactOn.

L’intelligenza artificiale è ormai entrata in modo preponderante a far parte della nostra quotidianità e punta a rendere più semplici alcune delle nostre azioni. Pensare che questa potesse influire anche in un ambito come quello religioso sembrava essere però quasi impossibile e invece anche tutto questo è realtà.

È infatti ora disponibile il sito Prega.org, piattaforma realizzata dalla startup ImpactOn, grazie a cui sarà possibile per i fedeli chattare con Padre Pio, uno dei Santi più amati dai cattolici. La scelta non appare casuale proprio perché si tratta di quello con il record di interazioni online.

Chi ha la necessità di ricevere conforto, magari perché sta attraversando un momento difficile, potrà così sfruttare questo sistema per chiedere consiglio e parlare come se si avesse di fronte il religioso originario di Pietrelcina. Il funzionamento è piuttosto semplice, anche per gli utenti meno esperti, esattamente come accade per altri programmi basati sull’intelligenza artificiale. Una volta fatto l’accesso al sito, si dovranno inserire i propri dati personali e a quel punto porre le proprie domande e considerazioni.

I realizzatori hanno cercato di puntare sul massimo realismo possibile, proprio per questo le risposte che si riceveranno si baseranno su quanto scritto da Padre Pio nel corso della sua attività, oltre al tono di voce, che sarà simile al suo. L’azienda ha deciso di testare l’app ponendo un quesito davvero particolare, che ha ben poco a che fare con il sacro, in modo tale da capire come il Santo avrebbe reagito: la risposta è stata davvero sorprendente.

“Vorrei una Kelly di Hermès, è stata la richiesta, in riferimento a una delle borse più ambite dalle donne, ma non certamente accessibile a tutte le tasche per il suo costo davvero proibitivo. Ed è su questo che ha fatto leva Prega.org: nella risposta si è sottolineato che i beni materiali non siano così fondamentali per una persona, ma anzi si può essere felici in ben altri modi. Tutto questo non può che confermare come evidentemente questo tipo di intelligenza artificiale sappia bene di cosa si parli quando si fa il nome di questo marchio.

Gli ideatori sono al momento soddisfatti del risultato ottenuto, non possono quindi che augurarsi che lo siano anche gli utenti che decideranno di provare la chat, magari per questioni decisamente più importanti di un accessorio femminile: “Lo abbiamo reso credibile, naturale nel suo essere intelligenza artificiale – sono le parole di uno dei fondatori, Fabio Salvatore, al Sole 24 Ore -. Abbiamo lavorato per rendere le risposte equilibrate. Lo abbiamo allenato a non dire bestemmie e a non rispondere agli insulti e, per privacy, non rimane traccia di cosa scrivono le persone”.

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