Judy: Liza Minnelli, figlia della Garland, rifiuta di vedere il film

La figlia della grande cantante e attrice non ha mai voluto incontrare la protagonista che veste i panni della madre, né partecipare alla lavorazione del film.

Il processo di portare su grande schermo la vita solitamente piuttosto travagliata di personaggi famosi è sempre un grande rischio: a volte i film che ne escono ricevono il plauso di famigliari e amici dei protagonisti, mentre in alcuni casi vengono comprensibilmente osteggiati con una certa ostilità. Sembra essere questo il caso di Judy, il biopic per il quale Renée Zellweger è una dei favoriti alla corsa agli Oscar 2020.

L’attrice, tornata sulle scene dopo 6 anni di assenza, ha già vinto un Golden Globe e un Bafta per il film che ripercorre gli ultimi faticosi anni dell’attrice e cantante, la quale venne lanciata da uno dei massimi classici di Hollywood, Il mago di Oz. Non mancano scene forti nel ritratto di una donna che ha dovuto affrontare un gran numero di ostacoli nella sua vita, forse superiori alle proprie capacità.

La figlia Liza Minnelli, anch’ella una grande star che ha attraversato con successo sia Hollywood che Broadway, si è recentemente detta assolutamente contraria alla produzione della pellicola, che non ha alcuna intenzione di vedere. Già in passato la cantante aveva affermato la propria totale estraneità al progetto, che evidentemente non approvava e tutt’ora non riesce ad accettare.

In un’intervista si era infatti così espressa: “Non ho mai incontrato né parlato con Renée Zellweger. Non conosco l’origine di queste storie, ma non ho intenzione di dare la mia benedizione al film di prossima uscita su Judy Garland. Tutto ciò che afferma il contrario sono delle menzogne“.

Inesorabile e categorica l’affermazione sull’attrice protagonista, pronunciata durante un’intervista a Variety che le dedicava la storia di copertina: “Spero che Renée Zellweger si sia divertita a farlo“. Difficile indovinare il tono con cui è stata pronunciata questa frase, ma visti i precedenti non è improbabile che le parole fossero imbevute di un malcelato sarcasmo.

Dal canto suo Renée Zellweger ha sempre espresso il più totale rispetto per la figura di Judy Garland e si è detta fiduciosa in un atteggiamento positivo da parte dei membri della famiglia: “È un problema emotivo, e con ogni probabilità una faccenda molto complicata, ma continuo a sperare che il film sia considerato come come un atto di  affetto e di adorazione, un tributo a Judy Garland“.

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