Eurovision 2023: Marco Mengoni è pronto per la Liverpool Arena

Questa sera, martedì 9 maggio 2023, arriva la 67esima edizione del celebre contest musicale che prenderà il nome di United by music: “Punterei l’attenzione sulla parola uniti. La musica è il mezzo”, commenta l’autore di Due vite.

Marco Mengoni condivide con i propri fan tutta l’emozione per l’Eurovision Song Contest: l’inizio del programma è previsto per questa sera, martedì 9 maggio 2023, in onda su Rai 2. Il celebre cantante romano, invece, si esibirà sul palco della Liverpool Arena con il pezzo Due vite nel corso della finalissima di sabato 13 maggio, in diretta su Rai 1 dalle 20:40.

Oggi sono più grande, ho avuto l’opportunità di fare tantissima esperienza”, racconta a Vanity Fair. “So capire un palco come questo, l’importanza che ha. Dieci anni fa ero molto giovane, inesperto, mi sono fatto prendere dall’emotività del momento, non mi sono goduto un istante”.

Marco Mengoni ha raggiunto una solida maturità artistica nel corso della sua carriera musicale ed è pronto a mettere in mostra i frutti della sua crescita professionale. L’emozione è tanta, quello di Liverpool è lo stesso stadio in cui si esibirono anche i Beatles, il gruppo preferito dell’autore di Guerriero:

Sento un’energia pazzesca, è la casa dei Beatles, uno dei gruppi chi mi ispira da sempre. I Beatles credo che abbiano influenzato anche chi non li ha mai ascoltati. Influenzano la musica da decenni.

Tra gli ultimi post pubblicati su Instagram, il cantante condivide una breve presentazione del collega francese Yoann Borgeois, il coreografo e sceneggiatore del videoclip As it was del celebre Harry Styles: “Ciao a tutti, siamo a Liverpool e vorrei presentarvi un artista, performer e regista incredibile: Yoann Borgeois (…). Condivideremo il palco qui all’Eurovision”, spiega amichevolmente l’artista italiano.

Mengoni accenna anche alla performance del brano con cui si esibirà nel corso del contest che, recentemente, ha conquistato ben tre dischi di platino:Era molto difficile mettere in scena il senso di Due vite sul palco, la relazione tra conscio e inconscio, tra sogno e verità. Credo, però, di essere riuscito a farlo, a trovare un equilibrio tra la vita reale e quella più profonda ed emotiva”.

L’artista, inoltre, si sofferma anche sul nome assegnato alla 67esima edizione dell’Eurovision, ovvero United by music e dedica uno spazio per sottolineare la possibilità di sfruttare la musica come strumento per superare ogni conflitto : “La parola musica è importante, ma punterei l’attenzione sulla parola uniti. La musica è il mezzo”.

Infine, rivela apertamente quanto avrebbe apprezzato organizzare il programma nella città di Kiev. I vincitori dello scorso anno, infatti, erano i portabandiera dell’Ucraina: i Kulash Orchestra:

La pace è ciò che ci auguriamo tutti, la cosa più importante. La musica a suo modo è un mezzo di pace ed essere uniti qui significa comunque mandare un messaggio a tutta l’Europa, per dire che la musica unendosi può sensibilizzare. Sono contrario a qualsiasi guerra in atto in questo momento, scrivo canzoni per l’amore, riflettendo su tanti temi.

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