È morto Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e secondo uomo più ricco d'Italia

L'imprenditore, nato a Milano nel 1935, è deceduto all’ospedale San Raffaele all'età di 87 anni. A dare notizia della scomparsa è stata la sua stessa azienda con una nota in cui vengono anche riportate le condoglianze "Alla famiglia e a tutta la comunità di dipendenti nel mondo per questa enorme perdita".

Lunedì 26 giugno 2022 si è spento all’ospedale San Raffaele di Milano, all’eta di 87 anni, Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica, presidente di EssilorLuxottica, e il secondo uomo più ricco d’Italia.

A dare notizia della morte dell’imprenditore è stata la sua stessa azienda con una nota in cui si annunciavaCon profondo dolore la scomparsa del presidente Leonardo Del Vecchio”. Come si legge anche sul Corriere della Sera, il messaggio riporta anche le “Più sentite condoglianze alla famiglia e a tutta la comunità di dipendenti nel mondo per questa enorme perdita”.

Il curriculum del fondatore di Luxottica è vasto: ex Martinitt, Cavaliere del Lavoro dal 1986, maggior azionista di Mediobanca, tre lauree e due master honoris causa, ha dato vita a una delle aziende più grandi del mondo in questo settore, partendo da una piccola fabbrica nel Bellunese.

Nato a Milano nel 1935, Leonardo Del Vecchio è cresciuto nell’orfanotrofio dei Martinitt, proprio come altri imprenditori di spessore del calibro di Edoardo Bianchi e Angelo Rizzoli. Dopo aver lavorato a 14 anni per la Johnson, diventa capo terzista fuori Milano e successivamente si trasferisce ad Agordo, in provincia di Belluno, dove a 26 anni dà vita Luxottica.

Dal 1969 diventa proprietario unico dell’azienda: “Con una decina di modelli ideati e realizzati da me e Luigi Francavilla (uno degli uomini più vicini all’imprenditore) e presentati al Mido. Eravamo timorosi di non riuscire a vendere granché, invece fu un successo inaspettato. – ricordava in un’intervista come riporta sempre il Corriere della Sera Tornammo ad Agordo stanchissimi e felici e con la consapevolezza che il nostro futuro era cambiato per sempre”. 

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