Nettuno: centro massaggi a "luci rosse" chiude grazie all'indagine di mogli sospettose

Le forze dell’ordine laziali sono riuscite a scoprire e a sequestrare il locale dove si svolgeva attività di prostituzione, grazie ai pedinamenti di alcune donne, che per diverso tempo hanno seguito mariti e compagni nei loro tragitti giornalieri.

I carabinieri di Nettuno, in provincia di Roma, hanno sequestrato un centro massaggi che in realtà nascondeva ben altro e pare che all’interno si svolgessero attività a luci rosse.

Le forze dell’ordine laziali sono riuscite a scoprire cosa accadesse nel locale, grazie all’indagine di alcune donne sospettose, che per diverso tempo hanno seguito mariti e compagni, nei loro tragitti giornalieri.

Le donne hanno iniziato a collegare l’assenza dei loro partner ai messaggi riportati in alcune inserzioni pubblicitarie scritte su volantini lasciati nelle cassette delle lettere. In seguito ai pedinamenti le “investigatrici” hanno individuato il locale adibito a centro massaggi, e pare che anche i condomini del palazzo avessero segnalato in precedenza la presenza continua di ragazze orientali.

I carabinieri, allertati dalla segnalazione delle donne, hanno quindi deciso di verificare e un militare, fingendosi cliente, è riuscito a smascherare la vera attività del locale, dove al suo interno venivano offerti e consumati rapporti sessuali. Come molti altri negozi di questo tipo, era aperto 24 ore su 24 e aveva i vetri oscurati.

A questo punto, le forse dell’ordine, coordinate dalla Procura di Velletri, hanno fatto irruzione e, oltre alla titolare del centro che è stata arrestata con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione, una 30enne cinese è stata identificata, mentre la donna che gestiva il sito internet dell’attività, è indagata.

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