Pillola dei cinque giorni dopo: sì anche a minorenni e senza ricetta

Il Consiglio di Stato ha dato l'ok alla vendita di EllaOne, anche a chi ha meno di 18 anni, senza l’obbligo della prescrizione medica. Per i giudici "Non costituisce nessuna violazione della normativa sull’interruzione volontaria di gravidanza", poiché il meccanismo d’azione è "Antiovulatorio, vale a dire che agisce prima dell’impianto dell’embrione".

Il Consiglio di Stato ha detto alla pillola dei cinque giorni dopo, EllaOne, anche a chi ha meno di 18 anni, senza l’obbligo della prescrizione medica. I giudici hanno dato l’ok alla vendita del farmaco a minorenni, perché non costituisce nessuna violazione della normativa sull’interruzione volontaria di gravidanza. Il meccanismo d’azione, infatti, è “antiovulatorio, vale a dire che agisce prima dell’impianto dell’embrione”.

La decisione arriva dopo quella del Tar del Lazio del maggio 2021, in cui i giudici avevano rigettato il ricorso di alcune associazioni Pro Vita (come Medici cattolici italiani, Family day, Associazione pro vita e famiglia, Movimento per la vita italiano).

“Il farmaco Ella One – spiega il Consiglio di Stato – non deve essere confuso con il regime farmacologico usato per l’interruzione volontaria della gravidanza. Il meccanismo d’azione della pillola dei cinque giorni dopo è antiovulatorio, vale a dire che agisce prima dell’impianto dell’embrione”.

Nell’ottobre 2020 era stata l’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco) ad esprimere un parere favorevole alla vendita senza ricetta medica della cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo, anche alle ragazze sotto i 18 anni di età.

Il Consiglio di Stato, quindi ha confermato questa decisione, si legge nella sentenza, stabilendo inoltre, che l’eliminazione della prescrizione non è “in contrasto con il diritto del minore ad una corretta informazione” tantomeno con “il diritto dei titolari della responsabilità genitoriale”.

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