Aurora Ramazzotti e il post contro la violenza sulle donne: "Dovrò essere brava con Cesare"

Su Instagram, l’influencer ha condiviso un pensiero sulla sua responsabilità come genitore nell’educare il figlio al rispetto per le donne: “Anche gli uomini stessi soffrono gli stereotipi di genere”.

Aurora Ramazzotti, da poco diventata mamma del piccolo Cesare Augusto Cerza, ha condiviso su Instagram un pensiero per il 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

A corredo di una foto con il piccolo, l’influencer ha riflettuto sull’importanza di educare i propri figli al rispetto: “Arriverà il momento in cui Cesare mi chiederà perché esiste un giorno contro la violenza sulle donne? Lo spero così tanto, perché se avrò fatto un buon lavoro storcerà il naso davanti a qualsiasi forma di violenza, sia psicologica che fisica e dichiarerà il suo disagio quando ne sarà testimone”, ha esordito. Poi, ha continuato:

Per lui, spero, non ci sarà distinzione ma forse si domanderà: perché proprio le donne? E io dovrò essere brava a spiegarglielo. Tutto questo mi terrorizza. Non ho idea di cosa provi un maschio a sentirsi parte di qualcosa di così orribile, perché lo so (e lo sappiamo) che non si tratta di tutti. Ma penso che tutti invece siano colpiti dalla violenza di genere, anche gli uomini stessi soffrono gli stereotipi con cui si confrontano.

Mio figlio avrà dentro un mondo che è diverso dal mio e dovrò fare del mio meglio per esserci e insegnargli a sentirsi libero di provare qualsiasi emozione”, ha aggiunto l’influencer. “Allontanandosi da un comportamento dichiarandolo sbagliato sia che ne sia vittima o artefice, ad esempio, o riconoscere quando c’è un disequilibrio. Ed essere sempre in ascolto. Con rispetto l’uno per l’altro ma in ascolto”.

Poi, l’influencer ha voluto sottolineare l’importanza delle piccole cose che facciamo nel quotidiano, che “nel tempo, creeranno dei grandi problemi”. Infine, Aurora Ramazzotti ha sottolineato l’importanza della collaborazione degli uomini per eliminare la violenza contro le donne: “Non voglio che mio figlio si senta colpevole ad essere uomo, voglio che si senta fiero di poter fare la differenza. Perché la verità è che noi unite siamo un portento, ma con voi non ci fermerebbe nessuno”.

E visto che una rivoluzione non so proprio come farla, inizierò da Cesarino. Auguratemi buona fortuna”, ha concluso.

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