San Francisco, un poliziotto gay ottiene un risarcimento per le discriminazioni

Dichiaratamente omosessuale, l'agente Brendan Mannix ha denunciato la città a causa delle continue molestie subite sul posto di lavoro da parte dei colleghi. E dopo quasi quattro anni ha ottenuto giustizia.

Si chiama Brendan Mannix, ha 32 anni ed è un agente della SFPD, la Polizia di San Francisco. E ha dovuto attendere quasi quattro anni per ottenere giustizia: un risarcimento di 225mila dollari. Dichiaratamente gay, nel 2018 il poliziotto ha infatti intentato una causa nei confronti della città di San Francisco a causa del comportamento omofobo e discriminatorio dei suoi colleghi sul posto di lavoro.

In particolare, l’agente ha subito per diverso tempo molestie verbali da parte dei sergenti Patrick Tobin e Lawrence McDevitt. I due uomini hanno definito Mannix una “drama queen“, e hanno fatto ripetutamente uso di alcune espressioni offensive come “uh, voi gay“, per sottolineare i comportamenti del collega, da loro ritenuti “stereotipicamente omosessuali”. Dopo due anni di insulti e discriminazioni (l’agente è stato trasferito nella centrale in cui lavora nel 2016), ha deciso di denunciare il tutto. E, quando la notizia della denuncia si è diffusa, i colleghi si sono in un certo senso vendicati, assegnandogli “incarichi peggiorativi“, come lui stesso li ha definiti.

L’agente Mannix, come si legge nella deposizione, definisce il comportamento dei suoi superiori “grave, diffuso e/o persistente, tanto da considerare l’ambiente di lavoro ostile e offensivo“. Ci sono voluti precisamente tre anni e sette mesi, in cui le molestie sono addirittura aumentate, per ottenere un risarcimento, concessogli a febbraio 2022 dal San Francisco Board of Supervisors.

Nonostante l’accordo raggiunto, però, la città di San Francisco non ha mai preso apertamente le distanze dai fatti denunciati da Mannix, anzi: Dati i costi del contenzioso, riteniamo che l’accordo proposto sia una risoluzione appropriata. Ma non vi è alcuna ammissione di responsabilità da parte di SFPD o della città”, ha sottolineato Jen Kwart, direttore delle comunicazioni per l’ufficio del procuratore della città americana. In più, stando a quanto riportato da The Bay Area Reporter, tutti i poliziotti che sono stati accusati di diffamazione e discriminazione ai danni di Brendan Mannix sono ancora in servizio, e la SFPD non ha preso alcun provvedimento contro di loro.

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