"Vorrei tirargli una cinghiata sulla bocca": Tommaso Zorzi insultato in radio

L'influencer è stato vittima di omofobia da parte di Alberto Gottardo, che su Radio Globo ha voluto esprimere la sua opinione riguardo ad un episodio che il vincitore del Gf Vip 5 ha raccontato su Instagram.

Non è la prima volta (purtroppo) che Tommaso Zorzi, influencer da quasi due milioni di follower, è vittima di insulti omofobi. Ma non era mai successo che venisse preso di mira addirittura durante una trasmissione radiofonica in diretta. È quanto accaduto nella serata del 16 febbraio, quando uno speaker di Radio Globo ha iniziato a parlare di un episodio che ha visto protagonisti Zorzi e tre poliziotti, che l’influencer ha prontamente raccontato su Instagram.

Tutto è iniziato quando il vincitore del Gf Vip 5 è stato fermato da tre agenti mentre passeggiava per le vie di Milano: Zorzi teneva una borsa sulla spalla e, essendo lui un uomo, i poliziotti hanno iniziato a fargli domande, credendo che si trattasse di una borsa rubata. “Pronto? 2022? I maschietti possono avere le borsette senza avere scippato una. Ma vi rendete conto?”, ha detto nelle stories su Instagram, dove è apparso infuriato per l’accaduto.

Al che Alberto Gottardo, che con Andrea Torre, Daniele Capezzone e Giovanni Lucifora conduce la trasmissione Torre di controllo su Radio Globo, ha espresso la propria opinione a riguardo, arrivando ad utilizzare insulti pesanti e frasi che da molti sono state giudicate come istigazione alla violenza:

“Basta con l’omofobia, uno così ti può stare sui coglioni non perché sia ricchione ma perché è un imbecille? Mi viene voglia di tirargli una cinghiata sulla bocca. Non in quanto omosessuale, può accoppiarsi anche con dei termosifoni, per quanto mi riguarda. Ma in quanto uno che va in giro a far polemiche sul lavoro di tre poliziotti, possono girarmi le palle, oppure no? Adesso non si può più dire ricchione?”.

Parole che non hanno lasciato indifferente gli ascoltatori e, soprattutto, il diretto interessato, il quale non ha tardato a replicare con un post sui social. “Un discorso intelligente che mi ha dedicato un conduttore di Radio Globo. A parte la stronzata della Rolls-Royce sicuramente letta su Facebook, è normale mettere un soggetto così davanti a un microfono e per giunta in diretta?“, ha scritto a corredo di un video in cui riporta uno stralcio della trasmissione. Subito dopo, Tommaso Zorzi è stato sommerso da messaggi di vicinanza e solidarietà da parte dei follower, famosi e non. “Caro Tommy, questo è il risultato di anni di cultura qualunquista e mancanza di rispetto verso le persone. Se tutte le intelligenze fossero più sensibili e attivi, vivremmo tutti in un mondo migliore“, ha commentato, ad esempio, Jo Squillo.

In più, lo stesso Zorzi è tornato a parlare della vicenda in alcune stories su Instagram: “È un po’ 0tri0ste, un po’ scoraggiante, un po’ omofobo, è sbagliato. Non vorrei entrare nella retorica del DDL Zan, ma di base questi sono i motivi per cui serve. Io non capisco qual è il processo mentale che ti porta a dire cose del genere. Va bene il post, ma io adesso ti denuncio“.

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