Sanremo 2020: Laura Chimenti dedica una lettera d'amore alle figlie

La giornalista Rai ha confessato a cuore aperto le difficoltà nell'essere una mamma lavoratrice e spesso troppo impegnata

Dopo Diletta Leotta e Rula Jebreal, ad affiancare Amadeus nella seconda serata del Festival di Sanremo 2020 erano presenti le due giornaliste della Rai Emma D’Aquino e Laura Chimenti.

Sulla scia del toccante monologo della Jebreal, ieri è toccato alla Chimenti intrattenere la platea con parole altrettanto profonde che hanno emozionato il pubblico sia in sala che a casa. Poco prima della classifica parziale dei cantanti in gara, la conduttrice 43enne del TG1 ha letto la sua personale lettera indirizzata alle figlie: “Amori miei, se questo fosse un tema da svolgere in classe il titolo sarebbe: La nostra famiglia“.

Laura ha così confessato a cuore aperto le difficoltà nell’essere una mamma lavoratrice e spesso troppo impegnata: “Fare la mamma che lavora non è semplice, voi mi prendete in giro chiamandomi Wonder Woman. Mettere al mondo un figlio chiede responsabilità, due è coraggioso, tre è da eroi. Fare la mamma che lavora ti costringe a delle scelte: l’anno scorso non ho potuto partecipare al tuo saggio di fine anno, Margherita. Mi dispiace, perché per un figlio una mamma dovrebbe esserci sempre. Per Bianca ho dovuto fare qualche rinuncia di lavoro. Ma voi non sarete mai un ostacolo: siete la mia più grande ricchezza.”

La giornalista ha, così, chiuso la sua lettera con parole profonde che ancora una volta centrano l’attenzione sul potenziale delle donne, piccole o grandi che siano: “Siete tre, ognuna con carattere con un carattere e un aspetto differente. Ricordate che è nell’essere voi stesse, la vostra più grande bellezza. Abbiate stima di voi e rispetto per gli altri. L’amore che vi lega sarà la vostra forza. Siete piccole, ma grandissime donne. Ecco perché ogni volta che ci abbracciamo vi dico di non dimenticare questo tempo. E la sera che bello è vedervi prendere un libro in mano: costa fatica, ma state nutrendo la vostra anima. E questo un giorno vi renderà capaci di prendere decisioni, donne libere. Ricordate sempre di guardarvi indietro: dalle vostre radici crescerà quella pianta ricca e rigogliosa che sarà il vostro futuro“.

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