Santoro sbarca su ByoBlu, patria della controinformazione no vax, ed è polemica

Il giornalista ha portato sul canale della testata l'evento Pace Proibita. La scelta di questa piattaforma è stata contestata e sul web è scoppiata una bufera mediatica tra chi avrebbe voluto vedere la trasmissione sulle reti nazionali e chi critica la politica editoriale del sito internet.

Michele Santoro sbarca su ByoBlu con Pace proibita, l’evento organizzato al Teatro Ghione di Roma e al quale hanno preso parte intellettuali, giornalisti e membri del mondo dello spettacolo, come Sabina Guzzanti, Elio Germano, Fiorella Mannoia e Cecilia Strada.

Ora l’evento si trova al centro di una bufera mediatica. Perché? I motivi sono diversi e per comprenderli dobbiamo capire prima di cosa si è discusso, del perché è stato trasmesso su ByoBlu e cosa è questa controversa piattaforma di informazione.

Innanzitutto Pace Proibita è stata un’occasione in cui i personaggi presenti hanno manifestato la loro contrarietà alla guerra, ma anche il loro no all’invio di armi in Ucraina, cercando di esprimere un pensiero che a parer loro i canali ufficiali di comunicazione vogliono mettere a tacere. Aldilà delle opinioni espresse nel corso dell’evento, su Twitter è scoppiata la polemica.

In molti si chiedono perché queste voci “fuori dal coro” contro il pensiero unico, come dice Santoro stesso, non siano stare trasmesse sulle reti nazionali:Chiedetevi perché un giornalista della Rai è costretto a ricorrere al teatro privato – twitta un utente – e perché la Rai che ospita le mogli dei soldati di Azov non possa dare spazio anche a Michele Santoro”.

A trasmettere Pace proibita, infatti, è stata ByoBlu e in una nota social è lo stesso giornalista a spiegarne i motivi:

“Come al solito, si sta montando una polemica assolutamente insensata al solo fine di danneggiare un evento che ha già riscosso una attenzione molto superiore alle nostre aspettative. Ho personalmente offerto questa trasmissione gratuitamente a Sky, a La7 e a Rainews24. Se uno solo di questi interlocutori mi avesse dato la sua disponibilità sarei stato anche disponibile a valutare la possibilità di un’esclusiva limitata”.

Il perché sia stata scelta ByoBlu quindi è chiaro, ma sono in tanti a contestare a Santoro questa decisione: come Gianni Riotta che su Twitter scrive:

“L’intesa Santoro Byoblu Messora sulla deformazione della cronaca e della realtà non è una sorpresa, ma una logica conseguenza del loro fosco, comune, approccio alla informazione e alla politica. Da sempre”.

Quello che non molti sanno è che la storia di questa testata è stata segnata da diverse controversie negli ultimi anni, ad esempio: nel 2021, prima che avesse una frequenza tutta sua sul digitale terrestre, è stato chiuso il suo canale YouTube, per aver pubblicato contenuti che violavano le norme sulla disinformazione in ambito medico relativamente al COVID-19.

Sul sito web della testata, nata come blog di controinformazione e fondata da Claudio Messora, ex capo della comunicazione del M5S al Senato e ora direttore editoriale, si legge che la loro politica interna “Si contraddistingue per produrre informazione indipendente, libera da ogni condizionamento politico, economico e finanziario”. Sul web però è da anni che viene contestato a ByoBlu e a Messora di confondere l’informazione con l’opinione e le fake news.

Seguici anche su Google News!