Guida allo shatush: dalla scelta del colore ai consigli per capelli sunkissed

I consigli per scegliere il colore in base al tipo di incarnato, avere schiariture sunkissed e capelli sani.

Da alcuni anni è la tecnica di colorazione più richiesta nei saloni di bellezza, molto probabilmente la più innovativa e certamente una delle alternative più valide alle meches: parliamo dello shatush. È apprezzato soprattutto per l’effetto naturale del colore che si ottiene sulla chioma, sia sui capelli lunghi sia su quelli corti.

Infatti, le schiariture ottenute con la tecnica dello shatush non sono prerogativa di chi ha una chioma lunga ma si possono ottenere, con eccellenti risultati, anche sui tagli di capelli corti e medi.

Ecco, quindi, la guida allo shatush che spiega quale colore scegliere in base al tono dell’incarnato e, a coloro che desiderassero sperimentare il fai da te, come riuscire a farlo a casa.

Schiaritura capelli

Cos’è lo shatush?

Lo shatush è una tecnica di colorazione, molto in voga negli ultimi anni, che ha la particolarità di regalare riflessi e schiariture dei capelli completamente naturali.

Lo shatush ha in una storia molto lunga. Ideato dall’hairstylist Aldo Coppola nel 2001, la fama di questa tecnica di colorazione è diventata presto nota in tutto il mondo, grazie alle celebrities hollywoodiane che sono state le prime a seguire questo trend.

La particolarità del trattamento sta nel fatto che i capelli sono sfumati nella loro lunghezza, ma con tre gradazioni differenti. Ciò porta a un risultato del tutto naturale.

Un falso mito da sfatare, quando si parla di shatush, riguarda la possibilità di utilizzare questa tecnica di decolorazione solo sulle chiome bionde. Infatti, lo shatush si impiega con grande successo di risultati anche su molte altre tonalità di capelli e, come risultato, si ottiene sempre un piacevole contrasto di sfumature di colore. In più, lo shatush riesce a donare il suo bellissimo effetto naturale anche sui capelli mossi che si arricchiscono di lucentezza.

tendenze colore di capelli shatush

Come si fa lo shatush?

La parola d’ordine quando si parla di shatush è naturalezza. Al fine di ricreare tale effetto, i migliori saloni di bellezza applicano questa tecnica di colorazione suddividendo la chioma in tante sezioni.

Successivamente, vengono cotonate le ciocche di capelli e si applica il decolorante, sfumando dalla radice alle punte; in tal modo il colore sarà maggiormente visibile su queste ultime.

La cotonatura delle ciocche è una parte fondamentale per dare quel tocco di irregolarità, naturalezza e tridimensionalità al lavoro generale. Solo così si otterrà l’impressione che la schiaritura sia frutto di una lunga esposizione solare, e non merito del parrucchiere di fiducia.

Per ciò che riguarda i tempi di attesa, l’applicazione del decolorante dipende dal livello di schiaritura che si desidera ottenere, quindi, più il colore che si desidera è chiaro, più i tempi si allungheranno. Ma generalmente, il tempo di posa richiede tra i 20 e i 30 minuti.

Charlize Theron shatush
Charlize Theron (Getty Images)

Lo shatush sui capelli corti

Sdoganata – finalmente – l’idea che stia bene solo su chiome lunghe e lunghissime, questa tecnica di colorazione trova il suo diffusissimo impiego anche su tagli di capelli corti.

Quando si parla di corto, ovviamente, non ci riferiamo alle rasature o ai tagli troppo strutturati ma, per tutto il resto, lo shatush con qualche piccolo accorgimento può essere applicato anche sui capelli corti. Si consiglia, in questi casi, il tono su tono giocando su sfumature come il marrone glacé, il dorato pappa reale, il biscotto freddo.

Per chi ha una chioma corta, il lavoro svolto predilige la parte superiore dei capelli. Così facendo si valorizza al massimo la linea del taglio.

Non è in dubbio che uno shatush su un capello corto sia più difficile da realizzare rispetto a quello su una chioma lunga ma questo non sarà un valido motivo per non farlo.

Jennifer Aniston colore di capelli
Jennifer Aniston (foto Getty Images)

Shatush e colore dei capelli

Quando si parla di shatush, il dubbio principale si concentra sulla tonalità di colore da scegliere. Lo shatush non è un colore specifico ma una decolorazione che agisce sul pigmento esistente e, perciò, consente di ottenere un risultato molto personalizzato, incentrato sulla base delle singole capigliature.

La regola di base per una schiaritura leggera è quella di prediligere una decolorazione che sia una o due toni più chiari del colore di base. Mentre, per una chioma dai contrasti più evidenti, la scelta è schiarire di 3 o 4 toni rispetto al colore di base.

  • Pelle chiara e capelli castani: da evitare una schiaritura troppo intensa. Meglio optare per un contrasto leggero dal tono naturale, effetto capelli schiariti dal sole.
  • Pelle olivastra e capelli neri: no a schiariture bionde, meglio prediligere riflessi leggeri sul ramato di uno o due toni più chiari.
  • Pelle chiara capelli biondi: per questo genere di incarnato, occorrerebbe preferire lo shatush al contrario, quindi scurire le punte con toni del nocciola, rame, cioccolato al latte e cappuccino.
  • Pelle non troppo chiara e capelli castani: l’effetto sfumato biondo è l’ideale in questo caso ma senza esagerare troppo con il contrasto. Nocciola, oro o grano sono i colori da prediligere.
  • Capelli rossi: per questo tipo di colore meglio optare per una schiaritura tono su tono leggera se si hanno capelli lunghi; mentre, si può osare di più più se si tratta di una lunghezza media. Perfetti i toni fragola o amarena.

Shatush fai da te: 3 consigli

Per il fai da te è bene avere delle accortezze, utilizzare prodotti professionali e chiedere sempre consiglio al parrucchiere di fiducia per evitare di ottenere un risultato non ottimale o, peggio, di rovinare i capelli.

Per lo shatush fai da te scegliete un decolorante di qualità: acquistate un prodotto che sia altamente professionale e performante.

  1. Una volta pettinati i capelli, prendete una ciocca dalla nuca e iniziate a cotonare su tutta la lunghezza, continuate così con tutte le restanti ciocche.
  2. Quindi, applicate la tinta per capelli con il pennello su tutte le ciocche cotonate e lasciate in posa 20-30 minuti, a seconda del tono di schiaritura scelto.
  3. Procedete con il consueto shampoo, asciugate un po’ con il phon e, se è necessario, utilizzare un tonalizzante lasciandolo agire per 3/5 minuti. In ultimo, sciacquate e procedete con la piega.

3 consigli da tenere in considerazione:

  • il castano scuro spesso tende a essere giallo quando viene schiarito e per questo è bene fare una tonalizzazione aggiuntiva con il colore argento o cenere;
  • è consigliabile avere i capelli non troppo puliti prima di fare lo shatush;
  • per far risaltare ancor di più lo shatush, il taglio ideale è lo scalato che mette in evidenze le sfumature grazie al movimento che si crea tra la chioma.

Lo shatush rovina i capelli?

Una delle domande più frequenti sullo shatush è su quanto sia dannoso effettivamente dannoso per la salute dei capelli. La prima cosa da chiarire è che essendo una tecnica di decolorazione, se non si ha dimestichezza nel farlo a casa, può certamente rovinare i capelli.

Uno dei “problemi” dello shatush riguarda il post-trattamento. Lo shatush prevedere la decolorazione e, proprio come tutti gli altri trattamenti simili, è abbastanza aggressivo sulla chioma. Questo significa che i capelli hanno bisogno di maggiori attenzioni per prevenire sfibramento e indebolimento. Per proteggere i capelli è fondamentale, dunque, usare maschere e impacchi nutrienti almeno una volta a settimana.

Lo shatush può bruciare i capelli solo se non si presta attenzione al tempo di posa del decolorante. Inoltre, i capelli possono seccarsi e sfibrarsi quando viene utilizzata la quantità eccessiva dell’ossidante.

La tecnica di cotonare le ciocche per applicare la tinta potrebbe, a lungo andare, stressare il capello, e danneggiarlo. Ricordiamo che questa tecnica di decolorazione non influisce sulla caduta dei capelli se si rispettano le indicazioni sopra citate.

E, se il risultato finale dello shatush non piace si può scegliere di usare un’altra tecnica, nota con il termine di decapaggio. Questa, consente di correggere parzialmente il colore, o di eliminarlo totalmente, andando a rimuovere chimicamente il pigmento artificiale, senza però intaccare quello che è il colore naturale originario.

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