Sintomi della gravidanza extrauterina

Riconoscere al più presto i sintomi di una gravidanza extrauterina è fondamentale per intervenire ed evitare ulteriori complicanze.

Spesso causa di aborti spontanei, la gravidanza extrauterina è una situazione potenzialmente pericolosa per la mamma e per il bambino.

È dovuta all’attecchimento dell’embrione esternamente all’utero, nelle tube di Falloppio (in questo caso si parla di gravidanza tubarica), nella cervice, nelle ovaie o meno frequentemente nell’addome. Riconoscere da subito i sintomi di una gravidanza extrauterina è fondamentale per poter intervenire il prima possibile, evitando i gravi problemi che potrebbero insorgere per la salute della donna.

Generalmente i primi segnali si manifestano intorno alla settima e ottava settimana di {#gravidanza}. I sintomi principali sono dolori continui all’addome e secrezioni vaginali accompagnate spesso da sanguinamento. Anzichè le tipiche perdite ematiche che possono insorgere nei primi giorni, capitano spesso emorragie importanti accompagnate da capogiri e attacchi di tachicardia.

La gravidanza extrauterina è spesso accompagnata da senso di spossatezza e gonfiore della zona addominale eccessivo per lo stadio iniziale della gestazione. Una causa può essere un’infiammazione della regione pelvica (situazione che impedisce all’ovulo fecondato di risalire verso l’utero), la presenza di cicatrici per precedenti interventi alle tube, o avere un’età superiore ai 35 anni.

Quando c’è il rischio di una gravidanza extrauterina occorre chiedere subito l’intervento del proprio ginecologo che prescriverà ultrasuoni vaginali (che da soli però non bastano a diagnosticare), test delle urine e test beta-HCG più un esame pelvico fondamentale per esaminare l’addome e controllare eventuali rigonfiamenti addominali. L’ecografia transavaginale è un ottimo metodo di diagnosi.

I valori del beta-HCG segnalano da subito un’anomalia nella gravidanza: i livelli sono infatti più bassi se confrontati con quelli di una gravidanza normale. Il valore della gonadotropina corionica, inoltre, subisce aumenti quotidiani minori rispetto a una gestazione regolare.

Nonostante non sia molto frequente sentir parlare di questa patologia, la gravidanza extrauterina avviene con relativa frequenza. Le statistiche indicano infatti che l’occorrenza è dello 05-0,9% rispetto alle gravidanze totali. La gravidanza tubarica secondo le stime mediche colpisce nel 75% dei casi le pluripare (ovvero le donne non primipare ma almeno alla seconda gravidanza) e dal punto di vista statistico è la tuba di destra che più spesso diventa sede di gravidanza extrauterina (nel 60% dei casi contro il 40% della tuba di sinistra).

La diagnosi precoce, ovvero prima che una qualsiasi rottura provochi emorragie e altri danni, è fondamentale per intervenire il prima possibile per via farmacologica o chirurgica.

Fonte: Gravidanzasintomi

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