In Thailandia sdraiandosi nelle bare si prega per chiedere fortuna e longevità

Nella curiosa cerimonia nel tempio di Wat Takhian un simbolo di lutto diventa uno strumento per allungare la vita. Il rito buddista si ritiene possa esorcizzare il dolore di chi lo pratica.

Al tempio buddista di Wat Takhian, in Thailandia, i fedeli si sdraiano a pregare nelle bare. Di solito un simbolo di lutto, in questa curiosa cerimonia esse diventano uno strumento per allungare la vita. Il rito, infatti, si ritiene possa portare fortuna e longevità a chi lo pratica. Durante questa particolare funzione, le persone sono anche legate tra loro per mezzo di una ragnatela di stringhe. Una “connessione” che avrebbe la funzione di amplificare la potenza di intenzioni e preghiere.

All’origine di questa tradizione troviamo le quattro nobili verità, elemento cardine del Buddismo. Nella narrazione classica, il principe Siddhartha, primo maestro della religione, sviluppò la dottrina, per risolvere il problema esistenziale alla base della vita umana, il dolore. Il Buddismo racchiude tutti quei sistemi di pensiero, le pratiche e le tecniche spirituali, devozionali e individuali che hanno avuto origine dalle diverse interpretazioni di questa dottrina.

Wat Takhian è un monastero nella provincia di Ang Thong (letteralmente bacino d’oro) in Thailandia. In questa nazione la religione buddista, che nel mondo conta tra i 350 e i 550 milioni di fedeli, è presente nella sua quasi totalità nella forma della scuola Theravada, che si è integrata nel tempo con credenze derivanti dal folklore tradizionale e dalla religione popolare cinese, presente sul territorio grazie al suo folto gruppo di immigrati. I templi buddisti thailandesi sono caratterizzati da alti monumenti, gli stupa, dorati. La loro arte e la loro architettura sono simili a quella degli atri stati del Sudest asiatico, in particolare di Laos e Cambogia, con cui la Thailandia condivide molti aspetti del patrimonio storico-culturale.

Ecco come un oggetto solitamente legato alla morte può assumere, nelle varie culture e religioni, un significato completamente opposto rispetto a quello occidentale.

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