L'impresa sportiva (e benefica) di Tom Daley per dire basta alle discriminazioni

Il campione olimpico di tuffi ha nuotato, remato, corso e pedalato da Stratford a Plymouth per raccogliere fondi a favore dell'associazione Comic Relief. Ecco tutte le foto della sfida "Tom Daley's Hell of Homecoming".

È campione olimpico, due volte campione mondiale e cinque volte campione europeo di tuffi. Ma Tom Daley ha voluto ancora una volta sfidare sé stesso, portando a termine un’impresa titanica, che non aveva mai affrontato prima. In occasione del Red Nose Day, una campagna benefica con lo scopo di combattere la povertà infantile nel mondo, il tuffatore inglese ha percorso 290 miglia (circa 466 chilometri) a nuoto, in bicicletta, di corsa e in canoa, partendo dal Queen Elizabeth Olympic Park di Stratford per raggiungere la sua città natale, Plymouth.

Non ho mai fatto nulla del genere prima d’ora. Voglio dire, mi sono allenato per le Olimpiadi, ma non ho mai fatto alcun tipo di allenamento di resistenza, per non parlare di nuotare in acque gelide”, ha confessato Daley nel promo dell’evento. Ma ha affrontato questa sfida, portandola a termine in quattro giorni, tutti documentati accuratamente sulle sue pagine social. Si tratta di un iniziativa che il tuffatore ha ideato insieme a Comic Relief, un’associazione benefica inglese, per dire basta alle discriminazioni, alla povertà e alle violenze che ogni giorno si verificano nel mondo.

Tom Daley’s Hell of Homecoming, il titolo dato alla sfida nella quale il campione olimpico ha pedalato, remato, corso e nuotato nelle gelide acque del Tamigi per quattro giorni: un ritorno a casa che da molti è stato definito degno di un vero supereroe, che Daley ha portato a termine con determinazione, spinto da una nobile causa. Durante il suo percorso, si è fermato nei luoghi per lui più significativi, come l’Olympic Park da cui è partito, dove ha vinto la sua prima medaglia olimpica nel 2012, o Bovey Castle, dove ha sposato il marito Dustin Lance Black.

Tornare a casa e vedere tutta la mia famiglia qui, così come tante persone, è davvero speciale, quindi grazie. Non so davvero cos’altro dire se non che ho solo bisogno di andare a dormire per circa sei anni! Grazie mille a tutti e vi voglio bene“, ha detto alla fine dell’impresa, incoraggiando poi a donare il più possibile a Comic Relief. Oltre ad essere il più grande tuffatore britannico di sempre, Tom Daley si è anche affermato come icona LGBTQ+: da sempre, infatti, è impegnato nelle battaglie per i diritti civili ed è molto attivo in campo sociale.

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