Venezia, alla Regata Storica cade l'ultima differenza di genere

Nella competizione, che si tiene domenica 5 settembre lungo il Canal Grande, l'ammontare dei premi di partecipazione diventano finalmente gli stessi sia per le donne che per gli uomini.

Tutti pronti a salpare: a Venezia, domenica 5 settembre, si tiene la Regata Storica, una delle manifestazioni più antiche del luogo e uno dei momenti più spettacolari e pittoreschi della vita cittadina, che attira residenti e turisti lungo le rive del Canal Grande. Il 2021, poi, è proprio da ricordare visto che cade l’ultima grande differenza di genere nella competizione: l’ammontare dei premi per i partecipanti è lo stesso sia per gli uomini che per le donne.

E finalmente! Visto che la Regata Storica affonda le sue radici addirittura in una sorta di competizione tra i pescatori della laguna, che si svolgeva quotidianamente quando, dopo una notte di lavoro, cercavano di arrivare per primi, con la loro imbarcazione, al mercato di Rialto, per spuntare i prezzi più alti per il loro pescato. Le barche erano – e sono ancora oggi – predisposte per la caratteristica “voga alla veneta”, ovvero con i rematori posti con lo sguardo verso la prua. Non hanno il timone e presentano una forma più allungata. 

Regate appositamente organizzate per celebrare festività religiose o avvenimenti importanti, si hanno a partire dalla seconda metà del tredicesimo secolo. La prima testimonianza scritta di questa gara tra imbarcazioni a remi, tipiche della laguna veneta, è del 1274. Solo nel 1315, però, il Senato ne ha regolamentato lo svolgimento, legando l’aspetto ludico-sportivo alla ricorrenza della Festa delle Marie e creando così uno spettacolo unico divenuto motivo di orgoglio e prestigio per la città.

Alla regata tradizionale dei “gondolini“, riservata agli uomini, si sono aggiunte, nel corso degli anni, varie gare: quella delle caorline a sei remi, dei giovanissimi e delle donne. Quest’ultime, come abbiamo visto, subivano un trattamento diverso per quanto riguardava l’ammontare dei premi di partecipazione. Ora, per fortuna, non è più così: il Comune ha deciso con un proprio provvedimento di aumentare il monte premi di 25.900 euro, consentendo così l’equiparazione degli assegni tra le due categorie.

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