Esploso un power bank nello zaino di uno studente al Vespucci di Milano

L'incidente è successo alle 8:50 in una classe del biennio. Subito insegnante e alunni sono stati portati fuori, ma nessuno ha presentato lesioni o sintomi gravi per l'esplosione; tre ragazzi sono finiti al pronto soccorso per accertamenti.

Sembrava una mattinata come le altre all’istituto Ipsar Amerigo Vespucci di Milano. Eppure, durante la prima ora, la batteria power bank di una studentessa è esplosa nel suo zaino, coinvolgendo diversi suoi compagni e l’insegnante che però ne sono usciti illesi.

L’incidente è successo alla scuola alberghiera Ipsar Amerigo Vespucci di via Valvassori Peroni a Milano. Alle 8:50 del mattino del 30 maggio una studentessa dell’istituto ha attaccato il suo cellulare alla batteria portatile per ricaricarlo, causandone l’esplosione nello zaino. Subito il botto e il fumo hanno fatto presagire il peggio e scoppiare il panico, ma la vicenda si è risolta senza nulla di grave. Sono state coinvolte, però, diverse persone.

Sul posto sono subito intervenute due ambulanze, un’auto medica e la polizia. Un insegnante e sei alunni della classe sono subito stati visitati ma non hanno necessitato di cure mediche. Sono stati invece portati al pronto soccorso della clinica De Marchi due quindicenni, tra cui la ragazza a cui è esplosa la batteria, per “lievi sintomi da inalazione di fumo”, per poi essere dimessi dopo poche ore. Una 17enne di un’altra classe, inoltre, si è sentita male probabilmente per il panico ed è stata portata in codice rosso al San Raffaele, a causa di patologie pregresse di cui soffre.

Il preside dell’istituto Vespucci, Luigi Costanzo, ha dichiarato:

L’episodio è avvenuto in una classe del biennio. I ragazzi stavano facendo la lezione di Scienze degli Alimenti, quando dallo zaino ha cominciato a comparire il fumo, seguito dal cattivo odore. C’è stato qualche attimo di panico, ma l’insegnante ha fatto uscire velocemente i ragazzi dall’aula, le finestre sono state aperte e, per precauzione, tutto il primo piano è stato evacuato e gli alunni delle altre classi sono stati sistemati in altri locali al pian terreno. Abbiamo chiamato i soccorsi e sono arrivati molto velocemente sia due ambulanze che la Polizia, poi l’Ats. Ci preoccupava la possibilità che gli alunni e l’insegnante avessero inalato il fumo della batteria, che contiene gas tossici, ma gli esperti ci hanno poi confermato che la situazione era sotto controllo. È stato quindi un eccesso di precauzione. L’alunno in questione ci ha spiegato di aver acquistato la power bank in un discount.”

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