Yves Saint Laurent: il genio che ha rivoluzionato la moda

Dagli abiti maschili come capi di moda femminili all'arte accostata alle sue creazioni, le rivoluzioni dello stilista francese

Yves Saint Laurent è stato, con la sua geniale creatività, uno dei massimi innovatori della moda. Lo stilista, scomparso nel 2008 per un cancro al cervello, avrebbe compiuto 85 anni il primo agosto. Il genio della moda iniziò la sua carriera a soli 18 anni da Maison Dior (a 21 anni divenne direttore creativo in seguito all’improvvisa morta di Christian Dior) e ha poi creato il suo brand, per decenni simbolo dell’eleganza più raffinata, moderna e rivoluzionaria. Fu, infatti, lo stilista francese a introdurre una moda più androgina, inserendo capi d’abbigliamento maschili nelle collezioni femminili. Fu anche il primo a inserire elementi etnici nei capi di vestiario d’alta moda, con influenze asiatiche e africane.

La sua mente artistica era ricca anche di intuizioni più prettamente commerciali. Fu infatti Saint Laurent a trasformare l’Haute Couture in produzione commerciale per tutte le donne. “Non dobbiamo mai confondere l’eleganza con l’essere snob” amava ripetere lo stilista, la cui missione era liberare le donne dalle restrizioni di una moda ormai desueta.

Tra le muse dello stilista ricordiamo Betty Catrou, Loulou de La Falaise, Catherine Deneuve, Katoucha Niane e Laetitia Casta.

Yves Saint-Laurent con Laetitia Casta e Catherine Deneuve (foto Getty Images)

Yves Saint Laurent a 85 anni dalla nascita

84 anni fa nasceva uno dei geni più illuminati della moda: Yves Saint Laurent. Ha permesso alle donne di indossare capi prima impensabili con un talento naturale rivoluzionario. “Ho coscienza di aver fatto progredire la moda del mio tempo e di aver permesso alle donna di entrare in un universo a loro vietato” ha detto una volta lo stilista francese. Alcune delle sue creazioni fecero scalpore quando furono presentate in passerella e segnarono per sempre lo stile successivo.

Cresciuto in casa Dior, è stato fautore dell’abito a trapezio, dell’introduzione di abiti maschili nella moda femminile, fino alla camicia trasparente di seta, all’epoca considerata scandalosa. L’amore per il teatro e la letteratura è stato spesso d’ispirazione per i suoi capi.

Yves Saint-Laurent nel 1965 (foto Getty Images)

Yves Saint Laurent, vita e carriera dello stilista

Yves Henri Donat Mathieu-Saint-Laurent nacque il 1° agosto 1936 a Orano, nell’allora Algeria francese. Crebbe nell’agiatezza in una villa sul mediterraneo insieme alle due sorelle Michelle e Brigitte. Da piccolo amava creare bambole di carta e durante l’adolescenza iniziò a disegnare vestiti per la madre e le sorelle. Si trasferì a Parigi a 18 anni, dove entrò nella Chambre Syndicale de la Haute Couture, la Camera Sindacale dell’Alta Moda. Qui i suoi disegni ebbero subito successo.

Grazie a Michel De Brunhoff, editore di French Vogue, Saint Laurent fece l’incontro più importante della sua carriera, quello con Christian Dior. Lo stilista raccontò anni dopo di essere stato immensamente ispirato da quell’incontro non potendo mai dimenticare gli anni passati al suo fianco. Grazie a Dior il suo stile crebbe notevolmente e, alla morte del designer nel 1957, prese il suo post come direttore artistico della maison. La sua parentesi nella casa di moda però finì in maniera molto brusca.

Infatti nel 1960, all’apice del successo, Saint Laurent dovette arruolarsi nell’esercito francese a causa della guerra d’indipendenza algerina. Dopo venti giorni nell’esercito, lo stress causato da nonnismo lo portò a un ricovero in un ospedale militare. Fu allora che ricevette il più grande schiaffo della vita: una lettera di licenziamento da Dior.

Lo shock e l’umiliazione aggravarono la sua situazione psicologica e Yves fu ricoverato in un secondo ospedale militare dove venne sottoposto a cure a base di sedativi, psicofarmaci ed elettroshock. Saint Laurent accusò Dior e questo periodo in ospedale dell’origine dei suoi problemi mentali e della sua dipendenza da droghe.

Fece causa così alla Maison per non aver rispettato i termini contrattuali e, grazie alla vittoria in tribunale, riuscì ad aprire la casa di moda a suo nome con il compagno e socio Pierre Bergé. Grazie alle sue innovazioni e alle intuizioni geniali dominò la moda anni ’60 e ’70 e, nel 1980, fu il primo stilista vivente a ricevere una retrospettiva sul suo lavoro al Metropolitan Museum di New York.

Saint Laurent ha continuato a disegnare la linea d’alta moda anche quando il gruppo YSL è passato in mano a Gucci. Tra i suoi meriti, oltre alle trasparenze e le influenze etniche, lo sdoganamento del blazer, la sahariana, lo smoking, il trench, il giubbotto di pelle, il tailleur-pantalone.

Dopo una lunga malattia, Saint Laurent si è spento a Parigi per un tumore al cervello il 1º giugno 2008, all’età di 71 anni. Il suo corpo è stato cremato e le sue ceneri sono conservate nei giardini Majorelle di Marrakech, in Marocco.

Yves Saint Laurent (foto Getty Images)

Yves Saint Laurent: film e documentari

Alla figura del grande stilista sono stati dedicati numerosi film e documentari. La tv ha prodotto numerosi speciali su Saint Laurent già in vita e, dopo la morte, la sua storia è arrivata anche sul grande schermo:

  • Yves Saint Laurent – Pierre Bergé, l’amour fou (2010): il regista Pierre Thoretton racconta la storia d’amore tra lo stilista e il socio e compagno storico, Bergé;
  • Yves Saint Laurent (2014): il docu-film biografico diretto da Jalil Lespert, ripercorre tutta la sua carriera, dagli esordi con Christian Dior, alla fondazione della casa di moda;
  • Saint Laurent (2014): Gaspard Ulliel veste i panni del noto stilista nel film di Bertrand Bonello.
Yves Saint Laurent e Pierre Berge (foto Getty Images)

Storia del marchio Yves Saint Lauren

Lo stilista ha creato il marchio a suo nome dopo il licenziamento da Dior. Nel 1989 il gruppo YSL è stato quotato in borsa. Nel 1993 è stato venduto alla casa farmaceutica Sanofi per circa 600 milioni di dollari. Nel 1999 Gucci ha acquistato YSL, con Tom Ford alla guida della collezione prêt-à-porter e lo stesso Yves Saint-Laurent per l’ alta moda. La maison ha chiuso ufficialmente nel 2002 ma il marchio sopravvive ancora sotto l’egida di Gucci. Dopo il ritiro di Tom Ford, la direzione artistica è passata prima allo stilista Stefano Pilati e poi a Hedi Slimane. Dal 2017 lo stilista Anthony Vaccarello ha preso il comando.

Tra i volti noti che indossano spesso creazioni YSL troviamo Renée Zellweger, Julianne Moore, la principessa Charlotte di Monaco, Chloë Sevigny e Harry Styles.

Yves Saint Laurent (foto Getty Images)

Yves Saint Laurent: make-up e profumi

La storia dei profumi Yves Saint Laurent è scandita da numerosi successi. Dalla creazione di Y nel 1964, YSL Beauté ha prodotto decine e decine di fragranze femminili e maschili. Per il lancio di Pour Homme, nel 1971, primo profumo maschile del brand, lo stilista posò nudo per lo scatto promozionale. Tra i profumi più noti ricordiamo L’Homme, La Nuit de l’Homme, Opium, Black Opium, Manifesto, Parigi e o Mon Paris.

Nel campo beauty Yves Saint Laurent Beauté ha lanciato prodotti come l’illuminante Touche Éclat, il mascara Volume Effet Faux Lils, Rouge Pur Couture e Rouge Pur Couture Vernis à Lèvres. Sono tutti leader di mercato nei principali paesi in cui il marchio è commercializzato. A essi si abbina la linea skincare, con i migliori prodotti studiati per la pelle.

Yves Saint Laurent (foto Getty Images)

5 curiosità su Yves Saint Laurent

Concludiamo con 5 curiosità sullo stilista e il suo brand, tra opere d’arte e una campagna pubblicitaria molto discussa:

  • tra le amanti delle creazioni dello stilista c’è Charlotte Casiraghi;
  • ha ottenuto il titolo di Grand Officier della Legion d’Onore nel luglio 2007;
  • grande collezionista d’arte, possedeva circa 730 opere tra cui quadri di Picasso, Matisse, Van Gogh, sculture, reperti archeologici, mobili e oggetti di arredamento;
  • la messa all’asta di queste opere d’arte dopo la sua morte ha fruttato 342 milioni di euro, donati in parte alla ricerca sull’AIDS;
  • nel 2015 il suo brand si è visto costretto a ritirare una campagna pubblicitaria a causa delle polemiche per una modella troppo magra.
Yves Saint Laurent (foto Getty Images)
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