Anton Boyko, il gioielliere ucraino che regala le fedi ai soldati in guerra

Da quando è scoppiato il conflitto, il 38enne ha deciso di dedicare il suo lavoro ai militari a titolo gratuito. L’idea è nata quando gli è stato chiesto un anello per celebrare delle nozze al fronte: "Da lì ho capito che con il mio lavoro potevo rendermi utile".

Lui è Anton Boyko, gioielliere ucraino di professione, e da quando è scoppiata la guerra ha deciso di dedicare il suo lavoro ai soldati sul fronte. Dopo aver provato ad arruolarsi nell’esercito come volontario, senza successo, il 38enne ha deciso comunque di impiegare le sue energie in qualcosa che lo fa sentire più vicino a chi, sotto il fuoco nemico, combatte anche per la sua libertà.

Nel suo piccolo laboratorio di Kiev, Anton Boyko realizza gioielli per i militari, soprattutto fedi nuziali, ma ammette di aver creato anche cimeli molto particolari, come una piastrina destinata a un kamikaze. Le richieste maggiori però restano quelle per gli anelli destinati ai futuri sposi che decidono di sposarsi sotto i bombardamenti.

E così, è diventato il gioielliere dei soldati ucraini. L’idea pare sia nata quando un militare gli ha chiesto una fede con l’intenzione di celebrare le nozze subito prima di andare al fronte: “Da lì ho capito che con il mio lavoro potevo rendermi utile”, spiega Anton, come si legge sul suo profilo Facebook:

“Sento dire da più parti che negli ultimi giorni sono nati molti bambini e che tante coppie hanno deciso di sposarsi. Per questo ho deciso che continuerò a lavorare finché resterò un civile e fino a quando il mio laboratorio non sarà bombardato. Realizzerò tutto a mano, mi è rimasto un po’ d’argento, alcune gemme e il titanio. Sono riuscito a comprare diversi materiali proprio dodici ore prima dell’inizio dei bombardamenti. Per il nostro popolo tutto sarà assolutamente gratuito: niente soldi per la manodopera, niente materiali, niente pagamenti o sms nascosti”.

Il giovane gioielliere, continuerà a lavorare anche su commissione, ma sottolinea che darà “priorità ai militari, per i quali sarò onorato di fornire il mio contributo. Farò simboli di fede, solo qualcosa di bello che possa ridare speranza a una persona. Mi rendo conto che oggi il mio non è il lavoro più importante, ma forse qualcuno ne ha bisogno. È tempo che la bellezza inizi a rappresentare ciò per cui è stata creata”.

Dal suo annuncio sui social, datato 7 marzo 2022, l’80% degli ordini che sono arrivati ad Anton riguarda fedi nuziali, e anche se possono costare da tremila grivnia (90 euro) in su, lui non vuole accettare danaro. Lui, spiega, si sente in debito con tutti quei soldati che stanno al fronte e che combattono anche per lui:

“Giudicate voi:
– Regalo gli anelli – in cambio mi metto al sicuro nella mia città.
– Regalo una piastrina con il nome – in cambio ho la possibilità di dormire nella mia casa ancora intatta, nel mio letto.
– Cedo un ciondolo – in cambio ricevo infrastruttura funzionante. Opportunità per continuare a fare la mia attività. Vedere e sentire i nostri cari…”.

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