L'ente di beneficienza di Naomi Campbell sotto accusa: i conti non tornano

I libri contabili della Fashion for Relief della Venere Nera pare non siano in ordine. Sulla vicenda sta indagando la Charity Commission, l’authority che regola gli enti benefici britannici: troppe spese voluttuarie da chiarire.

L’associazione di beneficenza di Naomi Campbell è sotto accusa. Pare infatti che i conti della Fashion for Relief della Venere Nera non siano in ordine e sui libri contabili ora sta indagando la Charity Commission, l’authority che regola gli enti benefici britannici. La onlus della top model è sospettata di una gestione finanziaria poco chiara e trasparente e ora si deve far luce su come sono stati spesi i fondi raccolti.

Incoraggiata anche da Nelson Mandela, Naomi ha creato questa charity nel 2005, a favore di cause umanitarie come la lotta all’Ebola, il contrasto alla povertà educativa e il sostegno alle popolazioni colpite da disastri ambientali, come il terremoto di Haiti, l’uragano Katrina, il terremoto giapponese e il successivo tsunami. I fondi sono stati raccolti attraverso una serie di eventi di alta moda, compresa una sfilata al British Museum con cena di gala e asta d’arte benefica in occasione della London Fashion Week 2019.

Purtroppo, dei milioni raccolti nel corso degli anni non c’è traccia nei registri dell’ente dove, come si legge sul The Guardian, non risulta ancora pubblicato il bilancio del 2019, per il quale secondo la Charity Commission, l’associazione sarebbe in ritardo di 178 giorni. Cifre molto elevate che fino al luglio 2019 l’ente ha raccolto: 1.722.000 sterline, di cui 1.606.000 sarebbero state spese per organizzare eventi e pagare campagne pubblicitarie, mentre solo 5.515 sterline, (parliamo di 6.480 euro), sarebbero state devolute a cause benefiche.

Negli anni Fashion for Relief ha organizzato eventi di moda di alto livello con la partecipazione di star del calibro di Naomie Harris, Pierce Brosnan, Skepta e Alexa Chung, fino al Mayor’s Fund for London, il fondo del sindaco di Londra Sadiq Khan a sostegno di giovani a basso reddito con competenze e formazione. La lista delle spese voluttuarie sostenute da Fashion for Relief è stranamente lunga e include una retribuzione molto alta alla fiduciaria della onlus Bianka Hellmich, che ha percepito 77mila sterline e un rimborso spese viaggi di oltre 15mila sterline.

Inoltre, l’ente di beneficenza di Naomi Campbell ha speso 107mila sterline per le commissioni degli amministratori fiduciari e 23mila sterline come rimborso spese. La charity ha fatto sapere che “sta collaborando pienamente con la Charity Commission e continuerà a farlo durante tutto il processo di indagine. La nostra speranza è di concludere l’impegno normativo con la Commissione il più rapidamente possibile. Purtroppo, a causa della pandemia di Covid non siamo stati in grado di tenere alcun evento o intraprendere alcuna attività di raccolta fondi per oltre due anni. Di conseguenza, abbiamo chiesto una proroga formale della scadenza dei conti”.

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