Cinque cose da sapere su Tosca D'Aquino, Ottavia ne I bastardi di Pizzofalcone

In onda su RaiUno lunedì 11 ottobre 2021 con la terza stagione della fiction, l'attrice è una mamma che ama la disciplina e le regole, adora Proust ed è un'ottima cuoca.

Tosca D’Aquino è Ottavia Calabrese nella celebre fiction di RaiUno I bastardi di Pizzofalcone. La serie, tratta dai libri di Maurizio de Giovanni, ha debuttato il 20 settembre 2021 con la terza stagione e lunedì 11 ottobre è in onda con la sua quarta puntata. Insieme all’attrice nel cast anche Alessandro Gassmann, alias l’ispettore Lojacono, Carolina Crescentini nei panni della Pm Laura Piras, Massimiliano Gallo, il vicequestore Luigi Palma. E poi ancora Simona Tabasco, Antonio Folletto e la new entry Maria Vera Ratti nel ruolo di Elsa Martini detta ‘la rossa’.

Tosca è nata a Napoli il 10 giugno del 1966. Una carriera la sua divisa tra teatro, cinema e televisione, si è diplomata all’Accademia Nazionale d’arte drammatica di Roma. Ha raggiunto notorietà negli Anni ’90 partecipando a due film di Leonardo Pieraccioni, I laureati e Il ciclone. Dal 2000 si è dedicata con successo alla televisione, lavorando in molte fiction e programmi e nel 2005 ha condotto la 48esima edizione dello Zecchino d’oro. Sposata per due volte e mamma di due bambini, di lei è noto praticamente tutto alle cronache. Ma (forse) ci sono alcune curiosità che non tutti sanno.

Il suo autore preferito è Proust, di cui ha letto tutti i volumi di Recherche.

Ha iniziato a recitare fin da bambina, mentre frequenta un istituto di suore francescane a Napoli. Nella sua scuola c’è un teatro e dove le vengono fatte interpretare alcune commedie di Eduardo De Filippo.

Come madre crede molto nella disciplina, tanto che si è definita una specie di Angela Merkel, perché sempre attenta alle regole come la cancelliera tedesca.

È un’ottima cuoca, adora cucinare ed è bravissima nelle ricette della cucina napoletana.

Ha capito di essere diventata un personaggio famoso solo dopo la sua partecipazione a Fantastico nel 1986: è da lì che la gente ha iniziato a riconoscerla e a chiederle l’autografo.

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