Beauty Bus, tutto sul nuovo programma di Real Time con Federico Fashion Style

L'hairstylist delle star torna in tv a bordo di un salone di bellezza itinerante, su cui gira l'Italia alla ricerca di donne che vogliano mettersi in gioco e trasformare completamente il proprio look.

Il 6 ottobre debutta in prima serata Beauty Bus, il nuovo programma di Federico Fashion Style. Già disponibile sulla piattaforma streaming Discovery+, la trasmissione arriva ora in chiaro su Real Time. In attesa che i suoi saloni riaprano i battenti, il parrucchiere di Anzio gira l’Italia a bordo di un bus alla ricerca di donne che vogliano cambiare non solo il proprio taglio di capelli, ma anche la propria bellezza, sia esteriore che interiore.

In ogni puntata (in tutto saranno dieci), Federico raggiunge una diversa zona del Paese, in particolare in piccoli comuni di provincia poco conosciuti, dove incontra alcune donne pronte a mettersi nelle sue mani per un makeover completo. Tra le candidate che si presentano, l’hairstylist ne sceglie due con l’aiuto di un’assistente, anche lei selezionata tra gli abitanti del paese. Le due protagoniste salgono quindi a bordo del Beauty Bus, un vero e proprio salone di bellezza su quattro ruote, per uscirne trasformate nel look, nell’acconciatura e nel trucco.

Ma non si tratta soltanto dell’aspetto esteriore. Se una donna inizia a trascurarsi, che possono esserci innumerevoli motivi: troppi impegni lavorativi o famigliari, problemi quotidiano, delusioni d’amore e chi più ne ha più ne metta. L’obiettivo di Federico è quella di trasformare il look le sue clienti, ma anche quello di ascoltarle, capirle e dare loro l’opportunità di mettersi in gioco per ripartire da una nuova immagine per dare inizio ad una nuova vita.

Il programma va in onda in prima serata, a partire dal 6 ottobre, con un doppio episodio. La produzione, Pesci Combattenti, ha raccontato così il nuovo programma in un’intervista rilasciata a TvBlog: “Abbiamo scelto piccoli borghi, luoghi inusuali, un posto in cui ci si conosce un po’ tutti perché così si ha la possibilità di incontrare una comunità. […]  Finiamo per essere coinvolti nelle loro storie e anche nelle dinamiche di questi piccoli paesi: il racconto del territorio, come ti ho detto, ci piace molto“.

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