Svolta storica nel calcio Usa: pari retribuzione sia agli uomini che alle donne

È stato raggiunto un traguardo importante per quanto riguarda l'equiparazione salariale fra i giocatori e e le giocatrici delle nazionali statunitensi. Un primato mondiale che ha stabilito lo standard internazionale.

Il calcio americano ha raggiunto un traguardo storico per quanto riguarda l’equiparazione salariale fra calciatori e calciatrici. La Federcalcio statunitense ha annunciato, infatti, la firma degli accordi collettivi, con scadenza 2028, che garantiscono pari retribuzione sia agli uomini che alle donne delle nazionali.

Una decisione unica nel suo genere, presa congiuntamente da United States Soccer Federation (Ussf), United States Women’s National Team Players Association (Uswntpa) e United States National Soccer Team Players Association (Usnstpa) e che “stabilisce lo standard globale per il calcio internazionale“, come descritto nella lunga nota diffusa dalle associazioni. Su cui si legge ancora:

“Questi termini economici includono un compenso identico per tutte le competizioni, inclusa la Coppa del Mondo, e l’introduzione dello stesso meccanismo di compartecipazione alle entrate commerciali per entrambe le squadre”. 

L’intesa ha messo fine anni di contenzioso, che ha visto la centrocampista della squadra della nazionale statunitense femminile (campionessa del mondo 2019), Megan Rapinoe, impegnata in prima linea.

Una grande vittoria per il calcio femminile, oltre che a un primato mondiale: come si legge su La Gazzetta dello Sport, infatti, la US Soccer è la prima federazione al mondo a garantire la stessa cifra sia alla selezione maschile che a quella femminile, per la partecipazione ai Mondiali. L’accordo riguarda anche aspetti non economici come privacy, sicurezza e salute.

È un momento storico: questi accordi cambiano per sempre il calcio negli Usa e hanno il potenziale per cambiare il calcio nel mondo” ha affermato Parlow Cone, presidente della US Soccer.

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