Coronavirus: Moncler dona 10 milioni di euro per l'ospedale Fiera Milano

Alla realizzazione del progetto hanno contribuito anche Silvio Berlusconi e Giuseppe Caprotti

Le case di moda più importanti continuano senza sosta a sostenere l’Italia attraverso donazioni importanti destinate agli istituti sanitari che combattono in prima linea per arginare l’emergenza Coronavirus.

Il primo è stato Giorgio Armani che ha donato 1 milione e 250 mila euro, seguito subito dopo dai marchi di lusso del Gruppo Kering con una donazione di due milioni di euro complessivi, da Donatella Versace che con sua sorella Allegra ha messo a disposizione 200 mila euro e, infine, dal Gruppo Prada che ha donato agli ospedali milanesi sei postazioni complete di terapia intensiva e rianimazione.

Oggi anche il brand Moncler ha fatto la sua parte con una donazione di 10 milioni di euro destinati alla realizzazione del reparto di 400 posti di terapia intensiva negli spazi della ex Fiera di Milano al Portello. La stessa somma è stata donata da Silvio Berlusconi e da Giuseppe Caprotti, figlio del fondatore di Esselunga, per poter completare nel più breve tempo possibile la struttura temporanea.

Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato Moncler, ha espresso tutto il suo sostegno alla finalizzazione dell’iniziativa realizzata in coordinamento con la Regione Lombardia e il Comune: “Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla. È un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato. Ho manifestato all’assessore Giulio Gallera la volontà di supportare questo grande progetto sin dal momento in cui è stato ipotizzato e ora che ci sono ragionevoli certezze sulla fattibilità, siamo pronti a sostenerlo. Sono certo che il team della Regione Lombardia, supportato anche dall’esperienza di Guido Bertolaso, possa far diventare al più presto questa grande iniziativa una realtà operativa“.

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