Il Codacons si scusa con Fedez: "Non era nostra intenzione accusarlo di evasione fiscale"

Il rapper ha ricevuto una lettera di scuse da parte dell’Associazione consumatori, che recentemente aveva sollecitato l’intervento della Guardia di Finanza per effettuare accertamenti fiscali sul suo conto.

Il Codacons si è scusato con Fedez. A comunicarlo i legali del rapper, i quali avrebbero ricevuto una lettera da parte dell’Associazione Consumatori che porgeva le sue scuse all’artista per averlo accusato di condotte fiscali illecite.

Poche settimane fa, infatti, il Codacons aveva sollecitato la Guardia di Finanza a effettuare verifiche sulle proprietà del rapper, definito in un comunicato “incline a ‘sfruttare’ a proprio vantaggio i meccanismi mediante cui si celano le ricchezze personali”: parole che avevano fatto parecchio discutere, e in seguito alle quali i legali di Fedez avevano depositato una querela contro l’Associazione consumatori.

La quale, ora, scrive al rapper: “[…] ci permettiamo di ribadire come sia indubitabile che un fatto del genere, ovvero l’amministrazione di un ingente patrimonio attraverso diverse società che sono state oggetto di diverse operazioni, potrebbe condurre ad una, ancorchè non voluta, elusione fiscale (non evasione) che potrebbe impedire o rendere arduo alle Autorità l’accertamento dei redditi”. La verifica da parte dell’associazione era infatti partita dopo la diffusione di un audio, risalente al 2020, nel quale il rapper si definiva ‘nullatenente, dichiarando che tutte le sue proprietà fossero intestate alle sue società.

Posto dunque che da parte nostra, si ribadisce, non vi era alcun intento accusatorio, se il sig. Lucia ha avuto tale impressione noi ci scusiamo e sicuramente toglieremo questo comunicato dal sito web”, si legge nel testo della lettera, pubblicata sul sito stesso del Codacons e firmata dal presidente Carlo Rienzi.

“Inoltre valuteremo, dopo avere ricevuto il parere che stiamo chiedendo oggi stesso all’Agcm e all’Agenzia delle Entrate, per maggiore trasparenza e chiarezza dei nostri scopi sociali, se pubblicare integralmente l’esposto. Quindi ci scusiamo per l’equivoco e per gli eventuali toni utilizzati”, ha poi concluso l’associazione.

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