Marilyn Manson denuncia Evan Rachel Wood per diffamazione: "È una cospirazione"

Dopo le accuse di molestie e violenza sessuale da parte dell'ex fidanzata, la rockstar ha replicato sostenendo che la donna, insieme a Illma Gore, abbia architettato un piano contro di lui.

Pubblicato il 3 marzo 2022
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A circa un anno di distanza dalle accuse di abusi e violenza sessuale da parte di Evan Rachel Wood nei confronti di Marilyn Manson, la rockstar ha denunciato la ex fidanzata per diffamazione. Secondo Manson, infatti, l’attrice avrebbe architettato una vera e propria cospirazione contro di lui, insieme a Illma Gore.

La decisione è arrivata alla vigilia dell’uscita del documentario Phoenix Rising, prevista per il 15 marzo su HBO: Wood racconta la sua storia con il cantante, dal loro primo incontro alla denuncia per violenze. Ma Marilyn Manson non ha alcuna intenzione di essere definito come “uno stupratore: una terribile menzogna che ha rovinato la carriera di successo di Warner nella musica, nella tv e nel cinema“, come si legge nella denuncia da lui presentata ai danni dell’ex compagna.

Denuncia nella quale Mason accusa Wood e Gore di aver costruito una messa in scena e di aver convinto molte altre donne a farsi avanti e accusarlo di abusi, istruendole su come comportarsi e su cosa dire. La rockstar sostiene infatti che le due donne abbiano “offerto alle possibili accusatrici documenti e una lista dei presunti abusi per cui avrebbero dovuto accusarlo, tra cui l’affermazione diffamatoria che Warner (Brian Warner è il vero nome di Marilyn Manson, ndr) abbia ripreso in video abusi sessuali su un minore“.

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Nei documenti presentati da Manson si legge anche che, secondo lui, Illma Gore gli avrebbe rubato computer e cellulare, creando un account falso sui social network per dimostrare che il cantante condividesse materiale pedopornografico con altre persone. In più, Gore e Wood avrebbero finto di coinvolgere l’FBI, inviando alle altre donne lettere false a nome del Bureau, in modo da convincerle che si trattasse di una situazione seria e pericolosa. Il diretto interessato ha reso disponibile, tramite un link sui suoi profili social, l’intero documento della denuncia. In un post, invece, ha scritto: “Arriverà il momento in cui potrò dire qualcosa di più sugli eventi dell’ultimo anno. Fino ad allora lascerò parlare i fatti“.

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