Marilyn Manson denuncia Evan Rachel Wood per diffamazione: "È una cospirazione"

Dopo le accuse di molestie e violenza sessuale da parte dell'ex fidanzata, la rockstar ha replicato sostenendo che la donna, insieme a Illma Gore, abbia architettato un piano contro di lui.

A circa un anno di distanza dalle accuse di abusi e violenza sessuale da parte di Evan Rachel Wood nei confronti di Marilyn Manson, la rockstar ha denunciato la ex fidanzata per diffamazione. Secondo Manson, infatti, l’attrice avrebbe architettato una vera e propria cospirazione contro di lui, insieme a Illma Gore.

La decisione è arrivata alla vigilia dell’uscita del documentario Phoenix Rising, prevista per il 15 marzo su HBO: Wood racconta la sua storia con il cantante, dal loro primo incontro alla denuncia per violenze. Ma Marilyn Manson non ha alcuna intenzione di essere definito come “uno stupratore: una terribile menzogna che ha rovinato la carriera di successo di Warner nella musica, nella tv e nel cinema“, come si legge nella denuncia da lui presentata ai danni dell’ex compagna.

Denuncia nella quale Mason accusa Wood e Gore di aver costruito una messa in scena e di aver convinto molte altre donne a farsi avanti e accusarlo di abusi, istruendole su come comportarsi e su cosa dire. La rockstar sostiene infatti che le due donne abbiano “offerto alle possibili accusatrici documenti e una lista dei presunti abusi per cui avrebbero dovuto accusarlo, tra cui l’affermazione diffamatoria che Warner (Brian Warner è il vero nome di Marilyn Manson, ndr) abbia ripreso in video abusi sessuali su un minore“.

Nei documenti presentati da Manson si legge anche che, secondo lui, Illma Gore gli avrebbe rubato computer e cellulare, creando un account falso sui social network per dimostrare che il cantante condividesse materiale pedopornografico con altre persone. In più, Gore e Wood avrebbero finto di coinvolgere l’FBI, inviando alle altre donne lettere false a nome del Bureau, in modo da convincerle che si trattasse di una situazione seria e pericolosa. Il diretto interessato ha reso disponibile, tramite un link sui suoi profili social, l’intero documento della denuncia. In un post, invece, ha scritto: “Arriverà il momento in cui potrò dire qualcosa di più sugli eventi dell’ultimo anno. Fino ad allora lascerò parlare i fatti“.

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