I primi 90 anni di Monica Vitti in cinque film iconici dell'attrice

Nata il 3 novembre 2021, ha lavorato con i più grandi registi italiani, da Michelangelo Antonioni a Mario Monicelli, fino a Ettore Scola e Alberto Sordi nell'intramontabile pellicola Polvere di Stelle.

Il 3 novembre 2021 Monica Vitti, l’attrice italiana che con il suo talento ha segnato la storia del cinema italiano, compie 90 anni. Il debutto di questa grande interprete risale al 1954, quando Monica, al secolo Maria Luisa Ceciarelli, recitò nella commedia di Edoardo Anton, Ridere! Ridere! Ridere!.

Fu scoperta da Michelangelo Antonioni che le affidò i ruoli drammatici di donne tormentate e nevrotiche. Ma fu poi con Mario Monicelli, che ne intuì la grande autoironia e le doti comiche, a raggiungere l’apice del successo. Nonostante sia lontana dal mondo dello spettacolo da oltre 19 anni per un grave forma di Alzheimer che l’ha colpita, il suo nome, il suo talento istrionico ed eclettico, sono ormai scritti nell’epoca d’oro del cinema italiano.

L’attrice romana ha affiancato i più grandi attori comici come Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Alberto Sordi, oltre ad aver lavorato con registi del calibro dei già citati Antonioni e Monicelli, ma anche Ettore Scola, Dino Risi e Carlo Di Palma. Fino a decidere di passare lei stessa dietro la macchina da presa nel 1990, con il film Scandalo segreto, col quale vinse anche il David di Donatello. Impensabile decidere solo alcuni film per celebrarla, ma eccone cinque che si devono vedere almeno una volta nella vita.

L’avventura (1960)

Questo è il film che segna l’inizio del sodalizio artistico tra la Vitti ed Antonioni. Qui interpreta il personaggio della tormentata Claudia, che insieme alla sua amica Anna viene invitata a una gita in barca alle Eolie. Durante l’escursione Anna scompare e Claudia e Sandro, il compagno della sua amica, si mettono sulle sue tracce, iniziando un viaggio che li porterà anche alla ricerca di se stessi.

Deserto rosso (1964)

È la prima pellicola a colori di Michelangelo Antonioni e Monica è Giuliana, moglie nevrotica di un industriale, che cerca inutilmente la soluzione dei suoi problemi nell’adulterio. Il film vinse il Leone d’Oro al Festival di Venezia 1964 e il Nastro D’Argento alla Miglior fotografia, riscuotendo grande successo anche all’estero.

La ragazza con la pistola (1968)

Questo può essere considerato il primo film in cui Mario Monicelli riesce a far emergere l’indiscusso talento comico dell’attrice. La commedia è incentrata sulle vicende di Assunta, una ragazza siciliana che accetta di fare la fuitina con Vincenzo Macaluso, un uomo del suo paese di cui è segretamente innamorata. La giovane spera in un matrimonio riparatore ma Vincenzo fugge in Inghilterra. Assunta allora lo inseguirà, armata di pistola, ma verrà dissuasa dai suoi intenti dal Dottor Osborne.

Polvere di stelle (1973)

In questa commedia, diretta e interpretata da Alberto Sordi, si svolgono le vicende di una compagnia d’avanspettacolo che si esibisce durante la Seconda guerra mondiale. Sul palco ci sono Mimmo Adami e Dea Dani che ottengono uno strepitoso successo al Teatro Petruzzelli di Bari. Il momento di gloria però è solo passeggero e si troveranno a vivere di ricordi e rimpianti.

Dramma della gelosia (1970)

In questa pellicola di Ettore Scola, Monica Vitti interpreta la fioraia Adelaide, che si innamora del muratore Oreste, interpretato da Marcello Mastroianni. La donna però si invaghisce anche del giovane pizzaiolo Nello, Giancarlo Giannini. Lei vorrebbe vivere una storia d’amore con entrambi ma Oreste non ci sta e, accecato dalla gelosia, compie un gesto estremo.

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