100 anni di Alberto Sordi: iniziative, film e amori del divo italiano

Ritratto dell'icona della commedia all'italiana: amori, film famosi e la disputa sull'eredità

Il 15 giugno si festeggiano i 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi, attore simbolo del cinema italiano e artista poliedrico, e l’Italia tutta si prepara a ricordarlo con mostre e iniziative. Il centenario dell’attore più amato del nostro cinema, che ha attraversato ogni decennio lasciandoci interpretazioni indimenticabili, è certamente una data importante. Dopo l’emergenza Covid-19 l’Italia cerca di tornare alla normalità, e immaginando quale battuta Alberto avrebbe detto per farci sorridere in questo momento difficile, il suo compleanno alleggerisce l’animo degli italiani.

Senza Sordi la commedia all’italiana non sarebbe stata sinonimo di grande cinema per tutto il mondo. La Fondazione Museo Alberto Sordi ha rimandato al 16 settembre l’apertura della mostra per il centenario a causa della pandemia, ma questo anniversario non passerà in secondo piano.

Tra i massimi esponenti della romanità al cinema, in tutte le sue sfaccettature, film come I vitelloni, Un americano a Roma, Un borghese piccolo piccolo e Il Tassinaro, hanno mostrato la sua capacità di passare dal comico, al grottesco fino al drammatico.

Noto anche per la sua presunta avarizia, solo dopo la sua morte si sono scoperte le tante opere benefiche finanziate, senza pubblicità, da Alberto Sordi in vita e la sua immensa generosità. Con la sua scomparsa, a 83 anni nella sua amatissima Roma, una parte di quel cinema italiano, che ha fatto sorridere, divertire e perché no, commuovere, intere generazioni, è volato via. I suoi film restano però capolavori vivi nella memoria di tutti noi.

Alberto Sordi (foto Getty Images)

Centenario di Alberto Sordi: i film, i tributi, la sua eredità

100 anni di Alberto Sordi

La Fondazione Museo Alberto Sordi ha dovuto rimandare al 16 settembre l’apertura della mostra per il centenario dell’attore. A causa della pandemia molti degli eventi previsti per il 15 giugno sono stati posticipati per sicurezza. E pensare che la mostra aveva già fatto il boom di vendita dei biglietti: oltre 10mila le prenotazioni da tutta Italia. La mostra Alberto Sordi 1920-2020 sarebbe dovuta essere inaugurata lo scorso 7 marzo, e concludersi il 29 giugno.

L’esposizione evento si terrà in due location. Si parte dalla storica villa dell’attore in piazzale Numa  Pompilio, dove, tra stanze e giardino, sarà possibile conoscere meglio Alberto come persona, immergendosi nella sua quotidianità attraverso la sua casa. Le camere, i saloni, e il piccolo teatro. La seconda parte si svolge al Teatro dei Dioscuri, che ospiterà un focus  su Storia di un italiano, programma tv degli anni ’70 molto amato da Sordi.

All’Accademia del Gusto di Roma invece è stata organizzata una Maccheronata in occasione del centenario di Alberto Sordi. L’evento con ingresso gratuito è previsto per l’11 giugno, e affronterà il rapporto di Alberto con il cibo, nella vita e sullo schermo, ispirandosi al suo ruolo iconico in Un americano a Roma.

In tutta Italia, rispettando le norme anti-Covid, si sta cercando di organizzare proiezioni pubbliche dei film più noti dell’attore e regista italiano. Lo scorso febbraio, per soli tre giorni, la Rai ha proiettato al cinema il film Permette? Alberto Sordi, diretto da Luca Manfredi, figlio del grande Nino, e con Edoardo Pesce nel ruolo dell’attore. Il lungometraggio è stato poi trasmesso in prima serata su Rai1.

Locandina Mostra Centenario Alberto Sordi (foto Fondazione Museo Alberto Sordi)

Chi era Alberto Sordi? Le origini

Alberto Sordi nasce a Roma il 15 giugno 1920. Attore, cantante, doppiatore, regista, conduttore radiofonico e tv, è difficile racchiudere in una descrizione l’immenso talento di questo artista, che ha reso la commedia all’ italiana indimenticabile. Sorriso sornione e beffardo, il suo spirito comico era pungente, pulito e ricco di quella romanità che riesce a strappare un sorriso in ogni momento.

Dai ruoli divertenti a quelli grotteschi, fino a quelli più impegnati e drammatici, Alberto Sordi, o Albertone, come lo chiamavano affettuosamente in tanti, era adatto ad ogni parte. Iniziò con piccole recite, fino ad arrivare al coro delle voci bianche della Cappella Sistina come soprano. Studiò canto lirico, incise un disco di fiabe e con i primi soldi guadagnati si iscrisse al corso di recitazione all’Accademia dei filodrammatici. La sua popolare inflessione dialettale romanesca gli costò il posto in accademia, ma questa avventura lo portò al vero inizio della sua carriera, il doppiaggio. Divenne noto giovanissimo come doppiatore di Oliver Hardy in Stanlio e Ollio. Ma il successo al cinema, dopo qualche piccolissimo ruolo, era dietro l’angolo.

Alberto Sordi (foto Getty Images)

I film più noti di un attore poliedrico

In una filmografia immensa, oltre 200 pellicole, è impossibile scegliere i ruoli migliori di Alberto Sordi. Ha lavorato con i maggiori registi del nostro paese, da Federico Fellini, a Ettore Scola, passando per Mario Monicelli, Vittorio De Sica e il suo allievo e erede Carlo Verdone. L’Italia del secondo dopo guerra viene rappresentata dai suoi personaggi, ironici anche nelle disavventure. Da semplice comparsa in Scipione l’Africano (1936), Alberto conquista pubblica e critica con la sua interpretazione ne I Vitelloni (1953). Ma è con Un americano a Roma del 1954, il personaggio di Nando, e il famoso piatto di pasta, che Sordi entra nella storia del cinema.

Altri film degni di nota di quegli anni sono La grande guerra (1959), Il vigile (1960), Il medico della mutua (1968), Lo scopone scientifico (1972). Indimenticabile Polvere di stelle del 1973, diretto dallo stesso Sordi, anche attore al fianco di Monica Vitti. Una delle maggiori prove recitative dell’artista romano arriva nel 1977, con Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli. Alberto Sordi interpreta un modesto impiegato disposto a tutto per assicurare un futuro al figlio, anche a rinunciare ai suoi valori. L’attore afferma così la sua capacità recitativa, in un ruolo drammatico e impareggiabile, lontano dai sorrisi dei suoi classici film.

Il Marchese del Grillo (1981), In viaggio con papà (1982) e Il tassinaro (1983) sono tre film fondamentali per l’Alberto Sordi degli anni ’80, cinico ma pur sempre divertente. Gli anni ’90 segnano la conclusione della sua carriera cinematografica. Incontri proibiti del 1998, con Franca Faldini e Valeria Marini, è il suo ultimo film, sia come regista che come attore.

Alberto Sordi in L’avaro (foto Getty Images)

Alberto Sordi e l’amore per Andreina Pagnani

Sordi è sempre stato schivo e lontano dal gossip, non si è mai sposato, nonostante la sua fama di latin lover e non ha avuto figli. Ma l’amore lo ha davvero conosciuto con la sua compagna più nota, l’attrice e doppiatrice romana Andreina Pagnani. I due si incontrarono in sala di sincronizzazione, quando Sordi era doppiatore di Oliver Hardy nei film di Stanlio & Ollio. Andreina, quattordici anni più di Alberto, e con un matrimonio alle spalle, fu la compagna dell’attore per ben 9 anni. La relazione più lunga di Sordi, e forse il suo vero grande amore. Non si è mai parlato di matrimonio però, come raccontò lo stesso attore a Enzo Biagi, nel 1989. “Andreina non ha fatto mai cenno al matrimonio, si figuri se io le proponevo di sposarla. Sono stato sempre sincero con le donne. Nei rapporti tra uomo e donna ho precorso i tempi“.

36 anni lei, 22 lui, un amore che li travolse, e che finì, secondo il gossip, per un tradimento di Sordi con una ballerina. Furono attribuite numerose relazioni all’attore, da Patrizia De Blanck e Shirley MacLaine e Uta Franzmair, fino alla Principessa Soraya di Persia. Ma l’unico rapporto sentimentale confermato fu proprio quello con Andreina Pagnani.

Federico Fellini con Andreina Pagnani e Giulietta Masina (foto Getty Images)

La “Galleria Alberto Sordi” e gli altri tributi

L’ex Galleria Colonna, situata nell’omonima piazza romana, è stata ribattezzata Galleria Alberto Sordi il 7 dicembre 2003, a pochi mesi dalla scomparsa dell’attore, avvenuta a febbraio dello stesso anno. Situata all’interno dello storico edificio, risalente al 1872, racchiude oggi oltre 20 negozi e attività commerciali. Con la sua ristrutturazione e conseguente riapertura, si è voluto rendere omaggio al grande artista romano, cambiandone il nome.

Non è certo l’unico tributo e onorificenza ad Alberto Sordi:

  • Nel 2002 ricevette due Lauree Honoris Causa in Scienze e Tecnologie della Comunicazione, presso l’Università IULM di Milano e l’Università degli Studi di Salerno;
  • Ettore Scola gli ha dedicato il suo film Gente di Roma;
  • Il 2004 è l’anno del premio speciale Leggio d’oro Alberto Sordi per gli attori che si distinguono del doppiaggio, nella tv, nel teatro o nel cinema;
  • Dal 2011 il Bif&st di Bari assegna il Premio Alberto Sordi per il Miglior attore non protagonista;
  • Nel 2013 è stato inaugurato un viale a lui dedicato all’interno di Villa Borghese;
  • All’attore sono stati dedicati viali e vie anche a Cagliari, Taranto, Vigevano, Guidonia Montecelio, Sabaudia, Frosinone, e numerosissimi altri comuni italiani;
  • Gli è stata intitolata una scuola media romana, l’Istituto comprensivo Alberto Sordi.
Franca Faldini, Alberto Sordi e Valeria Marini al Festival del Cinema di Venezia 1998 (foto Getty Images)

Le controversie sull’eredità

Alberto Sordi si spegne il 24 febbraio 2013, nella sua amata Roma. Malato di tumore ai polmoni dal 2001, muore nella sua casa, la villa che aveva condiviso con sua sorella, anche lei nubile, Aurelia. L’affetto del pubblico e dei colleghi hanno reso la figura di Alberto Sordi intangibile, ma la disputa per la sua eredità non lo ha esattamente fatto riposare in pace. Oltre a una cospicua parte andata in beneficenza, il resto era rimasto a sua sorella, sua unica erede testamentaria. Si parla di un’eredità che supera i 50 milioni di euro.

Nel 2013 però alcuni parenti di Sordi e della signora Aurelia, ormai ultra novantenne, decidono di aprire un caso mediatico prima, e di portare in tribunale poi, alcune persone che lavoravano per l’anziana sorella dell’attore: una badante, una cuoca, un giardiniere, due camerieri e una governante. Pare che essi fossero beneficiari di donazioni provenienti dal patrimonio di Sordi per cifre che variavano dai 150 mila ai 400 mila euro. Aurelia si spense un anno dopo, e furono ipotizzati reati come la circonvenzione di incapace. In tribunale finiscono anche l’autista factotum della famiglia Sordi, un notaio e due avvocati.

Una vicenda triste, che va a macchiare l’immagine pulita di Alberto e della sua famiglia, che però si conclude con l’assoluzione piena di tutti gli imputati. Resta così valido anche il testamento a favore della Fondazione Alberto Sordi, che ha reso la villa dell’artista un museo.

Alberto Sordi a Cannes 1960 (foto Getty Images)

5 curiosità su Alberto Sordi

Tante sarebbero ancore le storie e gli aneddoti da narrare sul grande Alberto Sordi, per questo abbiamo deciso di lasciarvi con altre cinque curiosità imperdibili:

  • L’attore era alto 1,75 m;
  • Da bambino intratteneva i suoi amichetti improvvisandosi burattinaio;
  • Il 15 giugno 2000 il sindaco di Roma, Francesco Rutelli gli donò la fascia tricolore, nominandolo sindaco onorario per un giorno della città, in occasione del suo ottantesimo compleanno;
  • Gli è stato dedicato un asteroide, l’83657 Albertosordi;
  • Sordi si ispirava a Mario Bonnard come modello interpretativo.
Sophia Loren e Alberto Sordi (foto Getty Images)
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