Putin si paragona al J.K. Rowling citando la 'cancel culture' occidentale

Il un discorso alla tv russa, il leader del Cremlino ha portato come simbolo la scrittrice di Harry Potter, da tempo nel mirino delle femministe per alcune posizioni transfobiche.

La scrittrice J.K. Rowling diventa un simbolo per il presidente russo Vladimir Putin che ha avanzato un paragone piuttosto azzardato accostandosi a lei. Intevenendo in discorso alla tv russa, il leader del Cremlino ha infatti citato l’autrice della saga di Harry Potter nell’ambito di un dibattito con alcuni esponenti del mondo culturale russo parlando di “cancel culture” ovvero di una presunta abitudine dell’Occidente (in questo caso) a rimuovere persone e avvenimenti storici controversi.

“La Rowling è stata cancellata perché non soddisfaceva le richieste dei diritti di genere”, ha affermato Putin facendo riferimento alle accuse di transfobia che hanno coinvolto la scrittrice negli ultimi anni. Putin ha paragonato quanto accaduto alla Rowling all’attuale situazione russa: “Adesso vogliono provare a cancellare un’intera cultura millenaria e vietano scrittori e libri”, ha detto, sostenendo che “stanno cercando di cancellare il nostro Paese”.

Rowling dal 2020 a oggi è stata attaccata spesso, soprattutto dalle femministe, per via di alcune sue affermazioni collegate al movimento TERF (Trans-Exclusionary Radical Feminists), che ritiene che le donne trans non siano più donne. Dichiarazioni che le sono costate dure accuse di transfobia. Via Twitter la scrittrice britannica ha replicato alle frasi di Putin scrivendo che “è meglio che le critiche alla cancel culture occidentale non arrivino da chi al momento sta massacrando i civili per il crimine di resistere, e sta mettendo in carcere e avvelenando i propri oppositori”.

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