Marmellata d'uva: tempo di mosto e mostarde, conserve d’autunno

Ingredienti

  • 1 kg di uva nera o bianco
  • 1 kg di zucchero

La marmellata d’uva -detta anche mostarda d’uva– è da non confondere con la ricetta delle mostarde di frutta e senape in polvere della tradizione italiana, tipiche del Nord Italia (anche se d’importazione francese) e servite tradizionalmente con il bollito misto o i formaggi e i piatti salati in genere.
Come ho avuto modo di precisare, le ricette per preparare le mostarde sono diverse, da zona a zona, ma le accomuna l’utilizzo di frutta, zucchero ed essenza di senape.
La mostarda d’uva è diversa, come avrete modo di notare: è una marmellata usata soprattutto in Emilia, ma anche altrove.
In Puglia, ad esempio, è proprio questo il periodo del mosto e delle mostarde d’uva: l’uva è al tempo giusto di maturazione.

Il mosto viene utilizzato per dolci tipici come le cartellate e i mostaccioli (soffici biscotti del periodo natalizio), mentre con la marmellata d’uva si fa la famosa “pizza a sette sfoglie”, una specialità tradizionale che in Puglia non può mancare a Natale.
La marmellata d’uva si può utilizzare per la preparazione di deliziose crostate
ma anche spalmata sul pane,per una gustosissima e sana merenda.
Come con tutte le marmellate di frutta.
Avete mai provato una crostata con marmellata d’uva al cioccolato? Provatela e invitate i vostri amici per gustare insieme un goloso dessert fatto in casa, magari innaffiandolo con un po’ di vino dolce, buono ma proprio buono come l’Aleatico di Puglia Doc, un vino ad hoc per il vostro dessert…Intanto fate la marmellata d’uva, se trovate della buona uva!!!
Il consiglio
Il vino non è consigliabile se consumate la marmellata d’uva spalmata sul pane.

Preparazione

Lavate accuratamente i chicchi d’uva, poi eliminate tutti i semi. Pesateli, metteteli in una pentola, possibilmente di terracotta, e aggiungete uguale quantità di zucchero. Mettete sul fuoco e fate cuocere a fiamma molto bassa schiumando spesso con un cucchiaio di legno. La marmellata sarà pronta quando sarà diventata un composto molto sodo e si staccherà dalla pentola come se fosse una polenta: ci vorranno circa 2 ore di cottura. Trasferitela nei vasetti ancora calda, fatela raffreddare, poi chiudete ermeticamente i vasetti e riponete in dispensa. Non è necessaria la sterilizzazione perché la quantità dello zucchero è molto elevata. Photo Credit: stumptownpanda via photopin cc

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