Vini d'Italia: il Breganze Pinot Grigio Doc, vino da pranzo o da dessert

La Doc Breganze è stata riconosciuta con DPR del 18.07.1969, modificato dal decreto del 6.09.1995, pubblicato sulla GU 235 del 07.10.1995.

Il Breganze – Pinot Grigio Doc è un vino di grande pregio che si produce in tutto o in parte del territorio dei comuni di Breganze, Fara Vicentino, Molvena, Bassano del Grappa, Lugo di Vicenza, Marostica, Mason Vicentino, Montecchio Precalcino, Pianezze, Salcedo, Sandrigo, Sarcedo e Zugliano, in provincia di Vicenza.

Pinot Grigio Doc: proprietà organolettiche

Il vino Breganze – Pinot Grigio Doc è secco-fermo, di colore giallino chiaro a volte ramato, dal profumo gradevole, delicato, caratteristico; dal sapore: secco, fresco ed elegante. La gradazione alcolica è 10,5° 12° il superiore, la sua temperatura di servizio è di 10-12 °C.

Il vino Breganze – Pinot Grigio Doc

Il vino Breganze – Pinot Grigio Doc si sposa benissimo con secondi di pesce ed in particolare pesci di mare al forno. Ma è ottimo anche con arrosti di carni bianche e rosse, formaggi piccanti e pollame nobile. Va degustato in calici bordolesi a una temperatura di 16-18°C.

Il Breganze Doc Bianco si abbina a minestre, zuppe di pesce, pesci bolliti o con salse dal sapore delicato. Va degustato in calici di media capacità a tulipano svasato a una temperatura di 8-10°C.

Nella versione Torcolato va abbinato a preparazioni dolci a pasta non lievitata, abbastanza consistenti, pasticceria secca, creme con uva passa e miele, oppure con preparazione a base di fegato d’oca e formaggi erborinati. Va consumato nell’arco dei cinque-sei anni successivi alla vendemmia in calici per vini dolci passiti (di media capacità a tulipano) a una temperatura di 10-12°C.

Ogni etichetta del vino Breganze – Pinot Grigio Doc deve riportare la Denominazione di Origine Controllata e tutte le altre indicazioni obbligatorie: Regione di provenienza; Denominazione del prodotto e dell’abbinamento della varietà di vite da cui proviene il vino e dalla zona geografica in cui tale varietà è coltivata; Volume nominale del vino; Nome o ragione sociale e sede dell’imbottigliatore; Numero e codice imbottigliatore, che può apparire anche sul sistema di chiusura (tappo o capsula) Nome dello Stato; Indicazione del lotto; Indicazioni ecologiche.

photo credit: Robert S. Donovan via photopin cc
https://www.diredonna.it

Seguici anche su Google News!

Storia

  • Arrosto