Russia, sopravvissuta all'assedio di Leningrado manifesta per la pace: arrestata

La donna, ottant'anni, avrebbe manifestato in piazza stringendo tra le mani due cartelli contro la guerra, ma sarebbe stata portata via dai carabinieri.

Manifestava in piazza per la pace, ma è stata arrestata. Quella di Yelena Osipova non è di certo una storia qualunque. Ottant’anni e numerosi conflitti alle spalle, la donna è una nota sopravvissuta all’assedio di Leningrado, e mercoledì 2 marzo, durante una protesta contro la guerra tenutasi a San Pietroburgo, è stata portata via dalla polizia.

A dare la notizia per primo è stato il Guardian, che ha condiviso sui social il video dell’arresto di Osipova che finora è stato visto più di 3,7 milioni di volte. Nel filmato si vedono due agenti che allontanano l’anziana donna dal corteo, mentre centinaia di dimostranti gridano contro di loro. Osipova ha vissuto l’assedio nazista durante la Seconda guerra mondiale, quando San Pietroburgo si chiamava ancora Leningrado.

Mercoledì, la donna, proprio per non rivivere l’orrore della guerra, è tornata in piazza a manifestare, stringendo tra le mani due grandi cartelli con scritte di condanna nei confronti del conflitto in Ucraina. “Soldato, lascia cadere la tua arma e sarai un eroe“, si legge in uno dei cartelli con cui la donna è scesa in piazza per esprimere il suo dissenso alla decisione di Vladimir Putin di attaccare l’Ucraina.

Oispova non è sola: in tutta la Russia proseguono le manifestazioni pacifiche contro la guerra, nonostante la paura di essere arrestati. La polizia di San Pietroburgo, infatti, ha fermato almeno 350 persone che manifestavano contro la guerra, come riferisce il sito di monitoraggio locale OVD-Info; inoltre, secondo gli ultimi dati, dallo scoppio della guerra sarebbero state almeno 7.615 le persone arrestate in Russia per essere scese in piazza contro il Cremlino.

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