La leucemia si ripresenta a Sinisa Mihajlovic: "Le darò un'altra lezione"

L'allenatore del Bologna, dopo aver scoperto la malattia nel 2019, sembrava esserne uscito, ma dei segnali allarmanti lo hanno costretto a fermarsi e a sottoporsi a un nuovo percorso terapeutico.

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha annunciato di doversi fermare di nuovo e prendere una pausa dal mondo del calcio: la leucemia sta tornando. La notizia è arrivata nella mattinata del 26 marzo, durante una conferenza stampa a sorpresa indetta dall’allenatore. Già da tempo giravano diverse voci sul suo stato di salute, e Mihajlovic le ha purtroppo confermate.

Il primo annuncio della malattia del sangue di cui Sinisa Mihajlovic è affetto arrivò il 13 luglio 2019. La ripresa del tecnico serbo era stata ottima a seguito del trapianto di midollo, ma, a suo dire, “purtroppo queste malattie sono subdole e bastarde, e dalle ultime analisi sono emersi campanelli allarmanti che fanno pensare che la leucemia possa riemergere“. Per evitare che questo accada, Mihajlovic ha deciso di farsi ricoverare nel reparto di ematologia del Sant’Orsola di Bologna per intraprendere un percorso terapeutico; si tratta probabilmente un’innovativa terapia in campo onco-ematologico basata sui linfociti T che dovrebbe durare diverse settimane.

Questa volta non entrerò in scivolata su un’avversario lanciato, ma giocherò in anticipo per non farlo partire” ha scherzato Mihajlovic. L’allenatore si sente “in buone mani”, in quelle della dottoressa Francesca Bonifazi che già lo aveva seguito nella fase precedente del suo percorso terapeutico. Il tecnico ha poi continuato l’intervista dichiarando:

“Al contrario di due anni e mezzo fa, quando a stento sono riuscito a trattenere le lacrime, questa volta mi vedete più sereno. So cosa devo fare, la situazione è diversa e spero i tempi siano brevi. Farò di tutto per renderli ancora più veloci, ma dovrò sicuramente saltare alcune partite. Ho fatto allestire in una stanza tutto il necessario, dal punto di vista tecnologico, per seguire la squadra. Sicuramente questo inizio 2022 non è stato fortunato ma non dobbiamo piangerci addosso, né io né la squadra.”

Mihajlovic ha proseguito cercando di farsi forza e ispirare tutte le persone in una situazione come la sua:

“Questa malattia è molto coraggiosa per avere voglia di tornare ad affrontare uno come me. Io sono qua, se non è bastata la prima lezione, gliene darò un’altra. Questa è la vita, discese, rettilinei, curva: a volte si trovano le buche e si può cadere.”

Infine, l’allenatore ha concluso l’intervista con un appello ai fan del calcio e della sua squadra:

“Ho solo una richiesta da fare: quella di rispettare il mio diritto alla privacy nel tempo che sarà necessario per la terapia. Parlate pure di Mihajlovic allenatore e del suo Bologna in campo, ma lasciate l’uomo Sinisa alle sue esigenze. Grazie a tutti, ci vediamo presto e sempre Forza Bologna!”

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