TikTok: anche la piattaforma blocca video e live streaming in Russia

Il popolare social network cinese è stato costretto a rivedere le implicazioni sulla sicurezza a seguito della repressione che il governo di Putin sta mettendo in atto sul mondo dell’informazione. Con la legge sulle "notizie false", il governo sovietico prevede fino a 15 anni di carcere per chi diffonda informazioni non veritiere.

TikTok ha bloccato tutti i nuovi video e live streaming in Russia dopo che la nuova legge minaccia fino a 15 anni di carcere per chiunque diffonda “notizie false”.

Il popolare social network cinese è stato costretto a rivedere le implicazioni sulla sicurezza a seguito della repressione che il governo di Putin sta mettendo in atto sul mondo dell’informazione.

In una dichiarazione i vertici della piattaforma hanno fatto sapere di non avere “scelta” poiché la sicurezza degli utenti e dei dipendenti dell’app ha la “massima priorità”. Un tweet dalla pagina di comunicazione ufficiale dell’azienda afferma:

“TikTok è uno sbocco per la creatività e l’intrattenimento che può fornire una fonte di sollievo e connessione umana durante un periodo di guerra in cui le persone stanno affrontando un’immensa tragedia e isolamento. Tuttavia, la sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri utenti rimane la nostra massima priorità. Alla luce della nuova legge russa sulle “fake news”, non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti sul nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge”.

Nella nota il social fa sapere che continuerà a monitorare la situazione continuamente per “valutare l’evoluzione delle circostanze in Russia e determinare quando potremmo riprendere completamente i nostri servizi con la sicurezza come priorità assoluta”. Inoltre si sottolinea che “Il servizio di messaggistica in-app non sarà interessato”.

La Russia, come riporta The Verge, ha bloccato Facebook, limitato l’accesso a Twitter e bloccato il sito web di notizie della BBC. La legge sulle fake news prevede multe o fino a 15 anni di carcere per aver diffuso “informazioni false” sull’esercito russo e le scelte del governo.

Grandi testate giornalistiche come CNN, ABC e CBS News hanno fatto sapere che sospenderanno temporaneamente il lavoro dei loro giornalisti in Russia. Così come hanno fatto anche la Rai il Tg5 e l’Ansa.

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