Conflitto Ucraina-Russia, lo scontro investe (anche) l’Eurovision

La UA:PBC, emittente statale del Paese sul Mar Nero, ha presentato una lettera formale all'EBU, l'Unione europea di radiodiffusione, dove chiede di sospendere la Federazione dalla competizione musicale, che si terrà in Italia a maggio.

Il conflitto, ora sfociato in una vera e propria guerra, tra Russia e Ucraina supera i confini della politica per coinvolgere anche l’Eurovision Song Contest 2022. Dopo che per settimane i leader mondiali hanno tentato di usare la diplomazia per dissuadere la Russia dall’invasione dell’Ucraina, il presidente Vladimir Putin ha annunciato di aver deciso di “svolgere un’operazione militare speciale” nel Paese sul Mar Nero. E mentre con un discorso alla Nazione rendeva chiare le sue intenzioni, sono state segnalate esplosioni in tutta l’Ucraina, da Kiev a Kharkiv a Karmatorsk.

L’attacco, condannato dai leader internazionali – dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden (“Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane“) a quello dell’Ucraina Volodymyr Zelensky che ha twittato “la Russia ha intrapreso una strada del male“, – ha portato anche una richiesta specifica da parte dell’Ucraina, quella di bandire la Russia dall’Eurovision Song Contest.

La UA:PBC, l’emittente statale ucraina, ha infatti invitato l’EBU – l’Unione europea di radiodiffusione – a sospendere l’adesione della Russia e ad escluderla dalla competizione. In una dichiarazione contro la Russia, Mykola Chernotytsky, presidente del consiglio dell’emittente ucraina, ha affermato che la Russia “in quanto aggressore e violatore del diritto internazionale” – non dovrebbe partecipare all’Eurovision e che la sua presenzamina l’idea stessa della competizione”, nata per favorire il dialogo e l’unità tra i popoli.

Sempre nella nota, Chernotytsky sottolinea che le emittenti russe affiliate all’EBU sono utilizzate come organo portavoce dello stato e che per questo motivo “contraddicono l’idea stessa di trasmissione pubblica e forniscono supporto informativo alle attività illegali del Cremlino che minacciano la pace in Europa e nel mondo“. La UA:PBC ha chiesto, dunque, che l’adesione al sindacato radiotelevisivo per le emittenti televisive russe venga sospeso

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