Napoli, minacce ai ballerini ucraini dello spettacolo "Ballet for Peace"

La sera del 4 aprile, al Teatro San Carlo, va in scena un evento che unisce artisti russi e ucraini sullo stesso palco. Ma questi ultimi hanno ricevuto intimidazioni da parte di alcuni connazionali.

Per la serata del 4 aprile 2022, il Teatro San Carlo di Napoli ospita un evento speciale: #StandWithUkraine – Ballet for Peace. Si tratta di uno spettacolo che unisce ballerini russi e ucraini, che danzano insieme sul palco per chiedere la pace tra i rispettivi Paesi, in guerra dal 24 febbraio. Gli artisti ucraini, però, hanno ricevuto minacce da parte di alcuni loro conterranei.

È accaduto proprio alla vigilia dello spettacolo: i ballerini sono stati minacciati, tramite i social network o messaggi sui loro cellulari personali, da connazionali che avrebbero intimato loro di non salire sul palco al fianco dei colleghi russi. A quanto pare, al termine delle prove generali, a mattina del 4 aprile, gli artisti non hanno in alcun modo negato la loro partecipazione all’evento, nonostante siano scossi dall’accaduto. Anzi, non vedono l’ora di andare in scena.

Anzi, i ballerini hanno voluto ancora una volta sottolineare come la loro arte sia in grado di andare oltre le divisioni politiche, posando per diversi scatti proprio insieme ai danzatori russi. È proprio questo l’obiettivo della serata al San Carlo (oltre, ovviamente, a chiedere la pace): dimostrare come il popolo russo e quello ucraino, al di là delle tensioni meramente politiche, non siano mai stati realmente in conflitto, e come l’arte e la bellezza possano superare ogni divisione. Stephane Lissner, sovrintendente del teatro napoletano, ha dichiarato a Il Mattino:

“Si può capire che ci sia un po’ di reazione: c’è un Paese che ha subito un attacco violento. Il nostro è un galà per la pace, come sono stati previsti dappertutto. Forse la parola pace in questo momento, e si può capire, per un cittadino ucraino è un po’ troppo semplice. E per questo abbiamo dato un titolo più forte all’evento, e così abbiamo deciso di dire che siamo tutti insieme per l’Ucraina. Per me non è una polemica, perché la cosa più bella è quello che accadrà tra poche ore su questo palcoscenico, quando vedremo questi ballerini che vengono da ogni Paese per essere insieme per ballare. Sono artisti che difendono la cultura, il loro mestiere che è la danza. Dunque una presenza coraggiosa perché tanti sono venuti anche dalla Russia correndo dei rischi”.

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