Charlie Sheen accusato di abusi su minore in un documentario

Non si tratterebbe di accuse nuove, perché l'attore aveva già denunciato per diffamazione il National Enquirer nel 2017.

Era da molto tempo (più precisamente dal 2011) che l’attore Corey Feldman aveva confessato di essere stato una giovane vittima di abusi sessuali, insieme all’amico e collega Corey Haim, da parte di alcuni personaggi ai vertici di Hollywood.

Nel suo nuovo documentario – (My) Truth: The Rape of Two Coreys – proiettato in anteprima lunedì a Los Angeles, Feldman ha finalmente fatto i nomi degli assalitori di Haim, che aveva celato da tempo: fra questi compare anche quello di Charlie Sheen, che lo avrebbe violentato sul set del film Lucas del 1986.

Da parte sua Sheen ha categoricamente negato qualsiasi accusa: “Si tratta di insinuazioni malate, contorte e bizzarre riguardo a fatti mai avvenuti.” Nel documentario un Feldman in lacrime racconta nei dettagli quanto gli avrebbe riferito Haim, morto di polmonite nel 2010. Ai tempi il ragazzo aveva 13 anni e Sheen era un diciannovenne.

Molte altre persone incluse nel documentario sostengono la versione di Feldman, affermando che Haim aveva confessato loro la stessa tragica storia. Il film include altre tre nomi di persone che in precedenza aveva accusato di abusi sessuali: Jon Grissom, un attore che aveva avuto piccoli ruoli in film che comprendevano i due giovani attori; il proprietario di nightclub Alphy Hoffman e l’agente Marty Weiss. Inoltre anche Dominick Brascia, ex attore e amico dei due Corey, morto nel 2018, avrebbe abusato di Haim.

I tre uomini precedentemente nominati avevano già negato ogni accusa oppure avevano preferito non affrontare la questione. Brascia, invece, aveva riferito nel 2017 al National Enquirer che Haim gli aveva confessato di aver fumato erba e fatto sesso con Sheen, il quale aveva negato ogni cosa, denunciando il giornale per diffamazione. Inaspettatamente anche la madre di Haim si era schierata con Sheen e aveva accusato a suo volta Brascia di essere il vero molestatore del figlio.

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