Ezio Greggio ha portato in Italia 51 profughi ucraini: "Voglio dare speranza"

Il conduttore di Striscia la Notizia, grazie alla sua associazione, ha mandato un bus in un campo profughi in Polonia, permettendo a donne e bambini di fuggire dalla guerra e ricongiungersi con parenti e amici nel nostro Paese.

Grazie a tutti, stasera sono felice“, ha scritto Ezio Greggio sulla sua pagina Instagram la sera del 20 marzo. Il conduttore è felice perché, grazie alla sua Associazione Ezio Greggio Monaco (vive nel Principato ormai da anni) è riuscito a portare in salvo 51 profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.

Il presentatore di Striscia la Notizia, tramite la sua associazione, ha mandato un autobus in Polonia, al confine ucraino, per dare il via alla Missione Ponte Ucraina-Italia -Monaco, da lui stesso organizzata con l’obiettivo di portare in Italia soprattutto donne e bambini, in modo che potessero ricongiungersi con parenti e amici che si trovavano già in terra italiana. E, dopo alcuni giorni di viaggio, il bus è finalmente giunto a Cologno Monzese.

Qui, proprio fuori dagli studi televisivi di Mediaset, è stato organizzato un piccolo banchetto di benvenuto per le 51 persone che il 17 marzo sono partite da un campo profughi in Polonia per raggiungere l’Italia. “È ARRIVATO IL MIO BUS: oggi pomeriggio è arrivato il bus organizzato dalla mia “Associazione Ezio Greggio Monaco” che con l’aiuto di amici, autisti, volontari ha portato in salvo in luoghi sicuri famiglie ucraine in fuga dalla guerra“, ha scritto Greggio sui social, dove ha pubblicato alcuni scatti dell’arrivo del pullman.

Ma la città lombarda non è la destinazione di tutti i profughi: da lì, ognuno ha poi raggiungo la propria famiglia o gli amici disseminati in tutto il Paese. Chi, invece, non ha una meta precisa viene ospitato dalla Comunità Sant’Egidio, in attesa di una sistemazione definitiva. Lo stesso conduttore, in un comunicato, ha raccontato:

“È mio padre Nereo che mi ha insegnato la solidarietà, un uomo che ha passato più di 3 anni in guerra, le difficoltà del fronte e del campo di concentramento. […] Da oggi inizia questo ponte tra Monaco – Italia – Ucraina per portare in salvo tante persone e dare loro una speranza di fuggire dall’orrore della guerra, dare loro speranza e un po’ di serenità in attesa che questo dramma finisca e possano in futuro tornare in Ucraina, dai loro cari e nelle loro case”.

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